Rende 2019, confronto in tv: Principe strapazza Manna su rifiuti, Agenda urbana, metro e sanità privata

Articolo del 24 aprile 

La “cifra” del confronto elettorale andato in onda su Ten, fra Sandro Principe, candidato a sindaco di Rende con una coalizione che raggruppa socialisti, riformisti e due aree civiche di centro e Marcello Manna, sindaco uscente e candidato con una coalizione che raggruppa alcune liste civiche e Forza Italia, è dato dalle risposte che i due hanno dato al moderatore, Attilio Sabato, alla fine. La domanda è stata: «Dite ai nostri telespettatori 3 punti in cui siete differenti».

Sandro Principe ha elencato la solidarietà («vogliamo una città che aiuti chi ha bisogno), l’economia («vogliamo una città dove si crei lavoro e occupazione» e la città unica («vogliamo una città unica che, però, abbia un progetto concreto e una nuova classe dirigente»).

Marcello Manna ha elencato l’area urbana («deve essere un esempio per la Calabria), la città unica («dobbiamo migliorare i trasporti) e una politica di cose concrete («vogliamo fare le cose con chi ci sta e con una nuova classe dirigente»).

Manna, in definitiva ai primi due punti ha detto la stessa cosa e chiaramente senza un’idea precisa («Un esempio per la Calabria»… e che vuol dire?). La terza è esattamente il contrario della concretezza che afferma di voler perseguire. Fantastico poi il «facciamo le cose con chi ci sta». Un’affermazione pericolosa e senza alcun senso politico.

Il confronto, durato poco più di un’ora si è articolato su alcuni degli argomenti in campo. Principe ha dimostrato (forse è anche superfluo scriverlo), molta padronanza e competenza sugli argomenti, mentre Manna si “nascondeva” spesso in un «dobbiamo vedere le carte… Con le carte davanti si ragiona meglio».

Principe lo ha incalzato, ad esempio, sulla raccolta dei rifiuti contestando sia l’aumento delle tariffe rispetto alla gestione passate, sia il metodo di raccolta che, secondo Principe è svolto lasciando la città sporca con «minidiscariche in ogni condominio: i mastelli sono appesi e delle strutture in ferro – ha detto – come uccelli del malaugurio». Manna si è difeso come ha potuto, Ma non ha convinto molto.

Anche sull’Agenda urbana Principe ci è andato pesante: «Fate cose ordinarie con fondi straordinari». Manna ha risposto che la colpa è della Regione («Critichi il tuo amico Oliverio che ti sostiene?» – ha ironizzato Principe).

Interessante anche il confronto sulla Sanità. Principe ha contestato la politica seguita da Manna sull’ospedale pubblico («forse ti piace di più quella privata» gli ha detto). Il sindaco qui ha farfugliato qualcosa, ma era in evidente disagio.

La metro, infine. Sandro Principe ha ripercorso la storia addebitando al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, l’assenza di qualsiasi volontà di dialogo con Rende e l’approvazione di un percorso che fa spendere molti soldi e impiega troppo tempo. Manna si è trincerato dietro il solito «le colpe sono della Regione. Ho firmato solo perché non me la sono sentita di determinare la perdita di un finanziamento troppo grande». Una risposta che riflette in pieno la sua imbarazzante inadeguatezza.