Rende, De Rango: “FI, Lega ed ex Pd tutti insieme allegramente a votare Laqualunque”

Rende, 23 marzo 2019

Comunicato stampa

La nuova disposizione dei banchi presso l’Auditorio dell’ITC V. Cosentino ha reso una rappresentazione plastica di una maggioranza arroccata ed incollata alle poltrone. I consiglieri di FI, della Lega e quelli ex PD, tutti insieme allegramente a votare Laqualunque. Dopo 2 anni di gestione commissariale e 5 anni di amministrazione Manna (7 anni in tutto) c’è ancora chi si comporta come alcuni reduci della guerra vietnamita che credono la guerra sia ancora in corso e vanno alla ricerca del nemico.

Chi amministra la Città da 5 anni non ha più nessun alibi per giustificare i propri fallimenti. Le classi dirigenti degli ultimi trent’anni, con i riformisti e socialisti rendesi, hanno promosso una politica di sviluppo progressista che ci consente oggi di affermare, senza tema di smentita, che gli investimenti ed il lavoro generato da quelle politiche vale oltre 1 miliardo di euro.

Basti solo pensare che il patrimonio pubblico del Comune di Rende, nonostante gli ultimi 7 anni, vale oltre 250 milioni di euro e quasi altrettanti valgono le opere pubbliche appaltate in quegli anni. Investimenti pubblici che hanno favorito investimenti privati, nel commercio, industria, artigianato e servizi, che dimostrano ampiamente il nostro dire.

Per quadrare i conti nel bilancio di previsione, invece, si prefigura un recupero dell’evasione di addirittura circa 9 milioni di euro nel solo 2019 e dei 4 milioni di liquidità al 31 dicembre non vi è più citazione.

Restano, invece, i 3,5 milioni di euro che i cittadini di Rende dovranno restituire entro fine anno e che di fatto finanzieranno attività amministrative nei prossimi due mesi, in piena campagna elettorale. A vantaggio di chi? Per non parlare della raccolta differenziata che è e resta merito esclusivo dei cittadini rendesi.

Questa amministrazione, invece, ci riporta alle buste dell’immondizia appese alle recinzioni. I cassonetti sono stati rimpiazzati da migliaia di mastelli che sono diventati la mangiatoia di topi divenuti grandi come gatti e gatti divenuti grandi come cani. Ma queste cose le conoscono i rendesi, chi è cresciuto, giocato, studiato e che vive a Rende, come il sottoscritto. Sono loro che ogni sera si occupano di gettare l’immondizia, non chi vive altrove.

Per finire, il nuovo cimitero.

Ieri è stato autorizzata l’ennesima variante al PRG per un progetto di finanza di iniziativa privata ed in presenza dell’iter di approvazione del nuovo PSC del quale si è persa traccia. In località Villa Granata sorgerà il nuovo cimitero di Rende (sarebbe meglio dire di San Fili) in barba a tutte le strombazzate ed annunci fatti sul rilancio del Centro Storico.

Qual è il beneficio per Rende e i suoi cittadini? Circa 9 mila euro all’anno (mentre il reddito, da quadro economico, per la durata della concessione vale oltre 15 milioni di euro).

Che fine farà il cimitero esistente? Perché non si è investito proprio per la sua riqualificazione e ampliamento? Si sono davvero considerate tutte le opzioni disponibili nelle prossimità? A tali domande non c’è stata nessuna risposta.

Dr. Alessandro De Rango

Consigliere Comunale di Rende