Rende, Direzione didattica “Falcone”: oggi 16 settembre si brancola nel buio

Questa storia inizia il 21 dicembre del 2018.

Doveva essere un pomeriggio di festa, ha rischiato di degenerare in tragedia. Centinaia di esseri umani (anziani, bambini, uomini e donne) stipati come sardine in un piccolissimo locale della scuola Vincenzo Cosentino di Rende. Ma la vera recita di Natale, che era prevista per quel giorno, si è tenuta il mattino dopo.
Noi genitori, infatti, siamo stati additati come i colpevoli di quanto successo, perché non avevamo mantenuto la calma e avevamo portato via i nostri figli, con ciò probabilmente salvandoli dal peggio. Eppure nei giorni precedenti l’evento era stato ben segnalato il pericolo di un collasso del sistema organizzativo..

Ah, perdonatemi. Stiamo parlando della Direzione Didattica Giovanni Falcone di Rende, che aveva da pochi mesi cambiato il suo vertice apicale.

Adesso spostiamoci ai giorni nostri.
Siamo al 16 settembre del 2020. Mancano 8 giorni – salvo qualcun altro di possibile rinvio… – alla riapertura della Scuola. E meno male che la nostra governatrice Santelli ha concesso questa dilazione, altrimenti noi tutti (compreso lo scrivente) saremmo alle prese con ben altri problemi.
Stiamo sempre parlando della Direzione Didattica Giovanni Falcone di Rende, il cui vertice apicale è rimasto immutato.

Ok, ve lo riconosco…è un anno particolare. Certo, non è facile ricominciare, il virus, il contagio e bla bla bla. Va bene tutto.
Ma anche no.
Perché ad oggi 16 settembre 2020 si brancola nel buio più assoluto.
Non esiste un piano di rientro che sia stato reso pubblico.
Non esistono notizie sul punto.
Non si sa se negli Istituti in questione siano stati effettuati interventi di edilizia, leggera o pesante che siano.
Non si sa se si potrà fruire di eventuali locali concessi dal Comune di Rende (che, peraltro, in cima alla lista delle sue priorità ha ben altri grattacapi).
Non esiste neanche la benché minima proposta di confronto pubblico tra la Direzione Didattica e le parti sociali e non esiste nessuna comunicazione indirizzata a noi genitori.

Ma dai, in fondo mancano ancora 8 lunghi giorni.
Aspetta, in realtà sono 7, è già quasi pomeriggio…
Ma domani non è previsto che si decida qualcosa..
Allora mancano 6 giorni.
Beh si deciderà tutto venerdì. No, venerdì se ne discuterà.
Ho capito: 5 giorni.
Mi perdoni: ma gli Istituti non andranno consegnati per le elezioni?
È vero, accidenti: 4 giorni chiuse (però, diamine, le elezioni, così, senza preavviso alcuno…)
Allora non rimangono che 3 giorni per fare qualcosa…
Però il giorno stesso mica si potrà far qualcosa.
…2 giorni…
E la domenica??
…1 giorno… Ma vedrai che adesso daranno qualche altro giorno di rinvio…
…che Dio ce la mandi buona.

Ah, dimenticavo. Sarà senz’altro colpa nostra. In fondo, come ci permettiamo di essere preoccupati??

Firmato
Un genitore colpevole di sedizione