Rende. Tutte le ragioni della revoca della concessione del Palasport della ‘ndrangheta

Stamattina la Gazzetta del Sud ha dato notizia che finalmente i commissari del Comune di Rende hanno revocato la concessione del Palazzetto dello sport di contrada Tocci alla “testa di legno” alla quale Manna e i boss Di Puppo avevano assegnato la struttura.

RENDE, REVOCATA CONCESSIONE DEL PALASPORT (https://www.iacchite.blog/rende-revocata-la-concessione-del-palazzetto-dello-sport-alla-testa-di-legno-di-manna-e-di-puppo/)

Queste le ragioni della revoca? Non solo. Le attività sportive che sono sfociate nel procedimento di scioglimento hanno “rilevato una complessiva condizione di agevolazione da parte dell’amministrazione comunale rispetto agli interessi pervasivi della criminalità organizzata nel settore dei contratti e delle concessioni pubbliche”.

“Come rilevato dalla Commissione d’accesso prefettizia, la concessione è avvenuta in favore di un’associazione il cui legale rappresentante (Cristian Dodaro) è legato da vincoli di parentela ad esponenti apicali della locale criminalità (Michele e Umberto Di Puppo)”. Questo si legge nella delibera di giunta. Quattordici pagine di delibera ed una relazione molto dettagliata nella quale vengono fatte emergere anche altre violazioni.

Intanto l’erronea stima del valore della concessione e poi l’erronea stima e indicazione del valore nel contratto di affidamento. La cifra? 106.575,00 per cinque anni (21.515,00 ad annualità) mentre nel valore della concessione è pari a euro 710.500,00 (nell’articolo 6 del disciplinare di gara). Ma anche la violazione dei principi di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa nonché delle norme in tema di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico”. Una sottostima del canone a basa di gara, dunque, oltre a tutte le clamorose violazioni precedenti e allo sconcertante vincolo di parentela del legale rappresentante con i fratelli Di Puppo.

E ancora: “… l’omessa richiesta dell’informazione antimafia, mancata previsione di adeguati requisiti di idoneità professionale. di capacità economica e finanziaria e tecniche professionali”.

“Sussistono anche le violazioni del capitolato oneri con la omessa costituzione di alcune polizze assicurative oltre alle norme in tema di progettazione di lavori pubblici e valutazione del progetto”.

Come se non bastasse, i commissari hanno anche rilevato il mancato pagamento dei canoni accessori per le annualità 2022 e 2023 e il mancato completamento degli adempimenti amministrativi per l’acquisizione del certificato di agibilità e di prevenzione incendi della struttura.

Il Palazzetto dello sport di contrada Tocci a Rende adesso verrà chiuso ma i commissari assicurano che riaprirà a breve – qualche mese – dopo la verifica tecnica degli esperti.