San Demetrio Corone, tirocinanti in sciopero chiedono lavoro e dignità

Definire invisibili i cd precettori di mobilità in deroga, o tirocinanti o come dir si voglia, è un ossimoro; a San Demetrio Corone, come in altri paesi della Calabria, trattasi di lavoratori utilizzati in funzioni di primaria importanza, inderogabili per l’ente, senza tutele e con pochissimi diritti, con una retribuzione inadeguata; da quello che mi dicono, sono circa 7 mila in Calabria, e muovono qualcosa come 21 mila voti; a San Demetrio Corone ce ne sono sette e da venerdì 18 giugno sono in sciopero e chiedono dignità.

Sicuramente si accorgerà di loro la politica, quella con la P minuscola, atteso che ci troviamo alla vigilia di una importante campagna elettorale e considerato che in molti comuni ci sono le elezioni amministrative.

Ci saranno altre promesse da marinaio? Molti di loro prestano la propria attività lavorativa da quasi dieci anni; hanno conseguito esperienze importanti e garantiscono servizi primari per l’ente; ne hanno sentito di promesse! Mai mantenute! Ma ci hanno sempre creduto. Intanto, però, gli anni sono passati, il loro lavoro originario messo da parte: meglio sognare un posto al comune che mandare tutti e tutto all’altro paese e continuare a fare il proprio lavoro.

Nei comuni dove ci sono le elezioni amministrative la situazione è doppiamente paradossale: il sindaco tizio, non li convoca in gruppo, ma singolarmente; ad ognuno di loro ha promesso la stabilizzazione; guai a dirlo a tutti quanti nello stesso momento; ci sono quelli che hanno già sentito queste parole alla vigilia elettorale del primo mandato del sindaco tizio, ora le ascoltano dal sindaco caio e continuano a sperare, a sognare il tanto amato posto.

Meno male che nessuno di loro si è fatto male in questi anni! Chi avrebbe pagato, il comune o la regione; la politica, intanto, latita; il sindacato?

Chi dovrà riconoscere la giusta prospettiva a questi lavoratori? Li può stabilizzare la regione o deve farlo il singolo comune.

Certo, alla politica di cui si è detto sopra, va bene così; guai a stabilizzarli; avrebbero diritti inviolabili, non sarebbero più ricattabili elettoralmente. Finché dura, va bene così.

Sono stato in loro compagnia, davanti al Municipio di San Demetrio Corone, venerdì  scorso ed anche oggi; ho portato loro la mia personale vicinanza e solidarietà, non altro, non avendo altro da portare e da rappresentare.

Adriano D’Amico (Consigliere comunale)