San Giovanni in Fiore. La visita della regina in Kosovo con Peppino, “paperella” e il codazzo reale

Alla fine la regina capra (nel senso sgarbiano del termine), come è oramai conosciuta, Rosaria Succurro in tutta San Giovanni in Fiore, in compagnia del marito imbroglione Marco Ambrogio se n’è andata in Kosovo portandosi dietro un codazzo di personaggi davvero esilaranti.

La regina delle caprette ha imbarcato al suo seguito il tragicomico presidente del consiglio comunale di San Giovanni in Fiore, il dirigente medico dell’Asp Peppino Bitonti. Ci chiediamo: che c’entra lui visto che la Succurro è andata in qualità di presidente della Provincia? Nella “città” dicono che dove ci sono viaggi c’è sempre Peppino e naturalmente anche la moglie.

Si dice anche che nelle foto furbescamente non appare, e si dice anche che la coppia reale si sia portata appresso anche Franco Oliverio, detto “paperella”, fino a poco tempo fa con la tessera del Pd, autista del capo di gabinetto di Robertino, Luciano Vigna. Che fa rima con… parassita.

Franco Oliverio, oggi deus ex machina di “Fratelli d’Italia” a San Giovanni in Fiore viene accontentato e tenuto bene per evitare nuove frizioni. Dopo la riunione di “Forza Italia” che non si è chiusa bene per la regina capra, meglio tenersi bene “paperella” ed evitare altre lacerazioni.

La sindaca naturalmente non ha speso una sola parola sulla festa del 25 Aprile. Ai reali la lotta di liberazione non interessa. Anche se l’imbroglione un tempo era… comunista, pur se col culo altrui. Qui hanno lasciato “u lintarnune” con quei 4 pupazzi di assessori e li hanno mandati al Monumento ai Caduti senza nessuno. Era assente anche l’assessore benzinaio. Era impegnato a fare soldi con “cammina Sila “. A pila prima di tutto…..
Era presente solo Lacava del Pd. Possibile che non prova vergogna ad essere li con chi si sta mangiando il Comune? Oramai i democratici silani si sono ridotti a quattro amici al bar teleguidati dall’ex deputato Franco Laratta, sempre più impegnato a fare markette con la tv del clan Mancuso. Che fine ingloriosa!

I reali, invece guardano solo al portafogli, perché oramai nessuno vede nella città. Anzi, chi dovrebbe vigilare si volta dall’altra parte. Possibile che per venire a fare la sindaca arriva con Ambrogio e con una macchina della Provincia con autista annesso, che sosta sotto il municipio silano per ore ed ore? Quanto paga la Provincia per lo straordinario? Questo non è peculato? Nella procura del Gattopardo e di Pino l’ebetino evidentemente no.
In altri comuni, come l’area del Tirreno, per molto meno, tantissimi amministratori sono finiti sotto inchiesta. Nel regno di Gioacchino tutto è possibile. Garantisce la… legge. Che poi sono sempre loro… medesimi!