San Lucido-Cetraro, se le offese valgono… voti!

di Settimio Alò

Nemmeno 24 ore dopo una “discutibile” quanto anacronistica ordinanza emessa dal sindaco di Cetraro, Professor Angelo Aita, che metteva in guardia i propri concittadini dal tutelarsi e salvarsi da chi avesse avuto, e nei prossimi giorni avrà, contatti con i sanlucidani, causa la notissima fase di zona rossa che l’ex perla del tirreno sta attraversando (scadrà domani, lunedì 4 maggio), ecco che a raffica sono pervenute a suo carico lettere di sdegno e richieste di scuse.

Nell’ordine: Franco Nunziata, onnipresente politico del territorio, ex residente di Cetraro ed ex tesserato del Partito Democratico di San Lucido nonché ex membro dell’assemblea nazionale dello stesso Pd, Luigi Novello, ex consigliere uscente della giunta di San Lucido, tra i primissimi(forse il primo) dei non eletti al Consiglio regionale tra le file della Lega, e per finire scuse richieste anche dal segretario del circolo locale del Pd Francesco Scarlato
Sono state talmente tante le richieste che il buon prof. ha sentito l’obbligo di correggere il tiro della sua ordinanza, rivolgendosi a tutta la comunità sanlucidana e dichiarando, come si legge nella sua nota, che “l’articolato sul comune di San Lucido, rimasto, per errore nella sua errata formulazione, dalle precedenti ordinanze” dunque verrà rimosso.
Anche perché in molti non dimenticano che il 17 marzo scorso l’ordine-suggerimento alla Santelli di fare zona rossa San Lucido arrivò proprio da Cetraro (zona ospedale Iannelli…) ed il sindaco Aita fece il 18 marzo la prima ordinanza contenente il comma poi rimosso il 30 aprile scorso.

E’ pace fatta per una buona fetta di sanlucidani e acqua sul fuoco su quella politica comune che lega i due comuni. Ad altri sanlucidani, nemmeno pochi direi, appare evidente che non si siano analizzati con coerenza e sincerità i risvolti di questa retromarcia, così come in pochi abbiano le idee chiare o non ricordino quali siano stati i risultati incassati dal Pd a San Lucido lo scorso 26 gennaio in sede di Regionali. Ricapitoliamo:
Partito Democratico: Bevacqua 105 voti – Guccione 94
Democratici progressisti Calabria: Aieta 46 – Guglielmelli 17
Io resto in Calabria: Di Natale 123

Ben 385 voti che il Pd e le sue ali hanno ottenuto a San Lucido, ricordando che l’ex sindaco di Cetraro, Peppino Aieta, sponsorizzato dal professore Aita e non solo, in loco aveva ottenuto sì magro bottino, sufficiente però ad entrare in consiglio regionale, sebbene in minoranza: dunque 385 volte “scusate sanlucidani” onde arrugginire già sottili e instabili equilibri politici. Più che far politica dovreste studiarla la politica, magari tutti a scuola, anzi al liceo a lezione dal prof. Aita. Vero che l’ordinanza con dicitura errata(ma cosa firmi sindaco senza leggere?) nasce e può nascere a tutela ed informazione dei cetraresi, ricordando loro che un paese “rosso” San Lucido, non lo sarà più, affinchè si presti massima attenzione, nel caso si incontri uno di loro.

Ordinanza anacronistica, incoerente, una presa di mira chissà per quali oscuri motivi: le stesse ordinanze ad personam, anzi “ad paesem” (licenza latinista impropria) già emanate e diramate da altri paesi, delle quali a nessuno è fregato nulla. Cetraro suo malgrado ha smosso gli animi di qualcuno e Cetraro per affari politici comuni (cosi racconta il popolo) sotto stesse bandiere ed icone, è corsa ai ripari salvando il gruzzoletto 385 con la nota del sindaco.

Tutto questo sarebbe un gesto di buon cuore, signorilità ed eleganza? Riflettete, meditiamo: i sanlucidani, o parte di un comune già troppo a lungo incriminato, non accetta altre prese per i fondelli; se tanti pseudopolitici ritengono di sorvolare, altre persone, altre anime, soprattutto altri cervelli, ritengono queste solo scuse di comodo a tutela di numeri già indicati prima.

Altro che Io resto in Calabria, restatevene tutti a casa, poiché i vostri risultati sotto gli occhi di tutti, sono sconcertanti: la Calabria conta un bacino elettorale di 1.800.000 votanti, lo scorso 26 gennaio hanno votato in 800.000, la persuasione è il vostro forte, la credibilità entra nell’animo, i riscontri ed i risultati negativi da mezzo secolo. Con serenità ed “obbligo di frequenza” andiamo tutti a scuola anzi al liceo, ad imparare cosa sia il rispetto altrui.