San Nicola Arcella, Arcomagno: quale futuro? E a quando la riapertura in sicurezza?

SAN NICOLA ARCELLA – ARCOMAGNO: QUALE FUTURO? A QUANDO LA RIAPERTURA IN SICUREZZA?

La Presidente della Regione Calabria Santelli continua ad utilizzare le foto del sito Arcomagno per la comunicazione ufficiale della Regione Calabria e della Presidenza: ma sa che tale sito è ufficialmente interdetto alle visite per ragioni di sicurezza?

Ci sono pervenute delle foto che documentano nuovi e recenti fenomeni franosi che hanno investito il sentiero nei pressi proprio della Grotta dell’Arcomagno.

Purtroppo dobbiamo constatare che dopo gli ultimi interventi del comune di San Nicola Arcella su questo sito, con lavori di manutenzione del sentiero naturalistico  e di riduzione del rischio idrogeologico, gli episodi franosi invece di diminuire sembra siano sensibilmente aumentati tanto da rendere necessaria una nuova, imprevista e urgente Ordinanza sindacale, la n. 22 del novembre 2019 che ha disposto la totale interdizione del sito da terra e da mare ed impartito disposizioni all’Ufficio Tecnico per la predisposizione di chiusure per impedirne l’accesso.

Ora di Ordinanze di chiusura ce ne sono ben tre, tutte vigenti.

A rimarcare la gravità delle condizioni del sito dell’Arcomagno non è stata solo Italia Nostra  ma sono stati gli stessi tecnici che hanno sottoscritto il Certificato di Regolare Esecuzione dei lavori  effettuati nel 2019, con visita di verifica svoltasi il 08 luglio 2019.

Con questo Certificato viene messo nero su bianco che le superfici dei fronti rocciosi in pericolo sono risultate notevolmente superiori a quelle su cui si è intervenuti. Per conseguire un livello di sicurezza maggiore su questi tratti del sentiero si dovrà intervenire con tipologie di interventi non previsti nel progetto eseguito dal Comune e con interventi maggiormente incisivi.

Per tali ragioni i tecnici consigliavano a quella data e prima dell’inizio dei fenomeni franosi l’accesso al sentiero dell’Arcomagno solo attraverso l’utilizzo di personale formato e con apposite visite guidate organizzate. Tali consigli non sono stati presi in alcuna considerazione e sono stati consentiti affollamenti altre ogni limite.

Pur con  tutte queste criticità l’Arcomagno costituisce comunque un sito rilevantissimo, un attrattore decisivo per tutto il territorio dell’Alto Tirreno Cosentino ed una bellezza Calabra fra le più conosciute e rinomate.

Per questo il suo stato di abbandono, di incuria e di chiusura costituisce qualcosa di negativo e penalizzante.

Questo sito è stato dichiarato inaccessibile da 20 anni, ma di fatto si è permesso che fosse visitato pur in uno stato di continuo pericolo. Sarà stato forse per questo che in tutti questi anni nessuno si è preoccupato veramente di rendere sicuro questo luogo. E tale atteggiamento, noncurante della sicurezza delle persone, ma attento invece al solo risultato economico, è tutt’ora presente e ne è prova la mancanza assoluta di  impedimenti all’accesso come documentato dalle foto pubblicate. Tutta questa irresponsabilità, non  degna di un territorio e di una regione che accoglie migliaia e migliaia di turisti, deve cessare e trasformarsi in attività propositiva.

Se l’Arcomagno costituisce una risorsa naturalistica ed una ricchezza di tutto il territorio non solo dunque di San Nicola Arcella, tutti i soggetti coinvolti, tra cui le amministrazioni locali, dovrebbero essere coinvolte e concorrere insieme, come si è fatto per altre opere, perché l’Arcomagno possa costituire una priorità ed essere interessato da un grande e puntuale progetto di completo recupero naturalistico finanziato dalla regione Calabria che restituisca alla pubblica e sicura fruizione questo luogo che merita un approccio progettuale specialistico di alto profilo e non interventi sporadici e purtroppo inutili.

L’Arcomagno dunque deve essere una meta ambita e sicura,capace di attrarre visitatori da ogni dove e non una trappola pericolosa per turisti  ignavi.

Italia Nostra dunque pone all’attenzione di tutti l’obiettivo di una grande iniziativa per l’Arcomagno, una sorta di vertenza territoriale nei confronti della Regione Calabria e della sua Presidente per la restituzione  in piena sicurezza di in grande attrattore naturalistico che è nel contempo elemento indispensabile per l’economia della regione.

Che il comune di San Nicola Arcella colga questa opportunità, si metta alla testa di questa iniziativa, non aspetti altri 20 anni.

Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino