San Nicola Arcella, l’Arcomagno “interdetto”: il Comune non vuole spendere 49mila euro

Comunicato Stampa

Il 23 giugno 2017  abbiamo inviato al sindaco di San Nicola Arcella una nota con la quale chiedevamo di essere informati circa una eventuale iniziativa  assunta dal comune nei confronti della Regione Calabria e della stessa proprietà formale dell’Arcomagno per risolvere una evidente situazione di precarietà e difficoltà nella gestione di tale sito sia sotto l’aspetto della sicurezza che del decoro.

Dopo un nostro intervento di sollecito rivolto al segretario dell’ente, il Comune si è deciso a rispondere con una nota del  responsabile dell’Ufficio Tecnico del 2 agosto scorso.

Da tale nota apprendiamo che il Comune di San Nicola Arcella ha chiesto alla soc. Mediterranea SPA la disponibilità dell’area su cui insiste il sentiero dell’Arcomagno “ai fini dell’acquisizione al patrimonio comunale per l’attuazione degli interventi di riqualificazione e manutenzione del sentiero naturalistico dell’Arcomagno”. La soc. Mediterranea SPA  si è “ resa disponibile a cedere l’intera area, identificata con la particella n. 478 del foglio di mappa n. 4.

Ma il comune di San Nicola Arcella fa sapere che, in questa fase, non intende acquisire l’area in quanto non può assumersi gli oneri della manutenzione ordinaria e straordinaria del sentiero e della pulizia e messa in sicurezza dell’intera area. Ciò potrebbe avvenire nel momento in cui la Regione Calabria perfezionerebbe le procedure di finanziamento di un progetto complessivo di cui il comune attende gli esiti già da qualche anno. E se ciò non dovesse avvenire?

Da quanto precede ricaviamo tali considerazioni.

Il comune di San Nicola Arcella, per il momento si tira fuori dal sito Arcomagno, dichiarando di non poter eseguire i lavori di pulizia e messa in sicurezza (in realtà, parrebbe, mai eseguiti o fatti eseguire anche relativamente all’intera particella).

Nello stesso tempo mantiene in vita le proprie ordinanze di interdizione dell’Arcomagno, ma non fa nulla, unitamente alla soc. Mediterranea SPA, proprietaria del sito, per renderle efficaci, anzi sembra ignorarle.

Che strana storia: uno dei luoghi turistici più importanti e visitati della intera Regione Calabria, risorsa e vanto di un intero territorio, allo stato altrettanto pericoloso,  completamente abbandonato a se stesso, di cui nessuno vuole assumersi la responsabilità della gestione e della cura e intanto da molti anni turisti di ogni dove continuano a visitarlo, correndo, il più delle volte ignari, seri rischi per la loro incolumità.

In tale situazione Italia Nostra chiede pubblicamente al comune di San Nicola Arcella, in attesa del complessivo finanziamento regionale, che potrebbe non arrivare o arrivare  chi sa quando, di dare corso con rapidità a quanto comunicatole lo scorso anno: la realizzazione e la messa in sicurezza, a carico del bilancio comunale, di un sentiero per consentire il solo percorso dell’Arcomagno, attraverso visite guidate. Costo dell’intervento €  49.274,71 e progetto già predisposto  dall’Ufficio Tecnico Comunale.

Riteniamo che tale somma sia alla portata del comune di San Nicola Arcella, reperibile in vari modi, non ultimo quello della introduzione di una bigliettazione per accedere alla spiaggia ed alla grotta attraverso un ordinato e controllato accesso che ridia decoro , lustro e sicurezza ad un sito ora alla mercé di tutti, trasformato in luogo di bivacchi, con rifiuti presenti in ogni anfratto e con spericolati e incoscienti che non esitano a tuffarsi dalla sommità dell’arco a rischio della propria vita.

Italia Nostra

Sezione Alto Tirreno Cosentino