Siena-Cosenza, i “treni” di Occhiuto e le “tessere” della questura di Pescara

Ore di passione e di febbrile attesa per i tifosi del Cosenza, impazienti di avere novità rispetto all’organizzazione della trasferta di Pescara, dove per domenica sera è in programma la finale playoff contro il Siena.

Molti tifosi rossoblù ritengono che quello che sta accadendo ha dell’incredibile. Il Comune di Cosenza, che prima aveva sbandierato la volontà di farsi carico dell’organizzazione di una serie di treni speciali, ha già fatto marcia indietro invocando come scusante i prezzi esorbitanti richiesti da Trenitalia, che pretenderebbe anche fidejussioni e non meglio specificate polizze assicurative. Non solo: nessuna azienda accetta di mettere a disposizione pullman e anche in questo caso le poche che acconsentono chiedono prezzi triplicati rispetto ai soliti tariffari.

Al di là della situazione generale, che non è certo brillante, non si può non sottolineare il solito atteggiamento “cazzaro” del sindaco e dei suoi collaboratori, che avrebbero fatto meglio a tacere prima di strombazzare proclami decisamente scadenti senza aver fatto i conti con… Trenitalia e le ditte dei pullman.

Intanto, a quattro giorni da una partita che mette in palio la Serie B, la Lega ancora non dà notizie sui biglietti (rinviando ogni decisione alla riunione di domani del Gos a Pescara) e sono sempre più pressanti le voci che riferiscono che la questura di Pescara starebbe premendo per vietare la trasferta a tutti coloro che non hanno la tessera del tifoso. Speriamo ardentemente che non sia vero.