Spezzano Sila e la “politica creativa”

“Politica creativa” a Spezzano Sila

Un paese infinito. Spezzano Sila, centro abitato fra i più popolosi della Presila, davvero non finisce mai di sorprendere. I problemi che altrove attanagliano la popolazione (disoccupazione su tutti) qui non esistono e se ci sono vengono allegramente risolti ricorrendo ad una breve consultazione dell’Ufficio Anagrafe.
Spieghiamoci meglio.

Negli ultimi mesi, dando libero sfogo alla generosità che ha sempre contraddistinto l’attuale esecutivo guidato dal sindaco Pd Salvatore Monaco (attenti al cognome…), sono stati inseriti nella pianta organica di un comune sfiancato da pensionamenti, fughe, dimissioni e da ambizioni limitate, nuovi elementi con contratti più o meno lunghi e a tempo più o meno determinato. Si dovrebbe essere felici tutti perché quando si lavora cresce l’intera comunità. Ma…ecco che irrompe sulla scena una protagonista che da sempre caratterizza questa amministrazione: la “politica creativa” che tanti emuli ha creato in Puglia, a Torino e a Palermo.

E mentre a Bari, in Piemonte e nel capoluogo siculo si ricorre (pare sistematicamente) alla compravendita di voti e preferenze (pratica che da noi è abbondantemente superata e relegata nella preistoria), a Spezzano si usa la “cambiale elettorale” da pagare prima o dopo le elezioni. Non si inventa nulla, ma si copia il meglio. Un esempio: il candidato promette in campagna elettorale non più un semplice posto in una delle tante Cooperative che hanno ucciso la dignità del paese, ma addirittura un posto in Comune. Insomma l’asticella si alza sempre più e diventa tutto più stuzzicante.

Ma assumere in Comune, si sa, non è mai cosa facile anche perché si dovrebbero avere tutti gli occhi addosso e si deve fare attenzione. Ma Spezzano, lo abbiamo detto, è un paese infinito, attraversato dalla Storia e dimenticato dal futuro. Parte il meccanismo. Si dice (anzi, si suggerisce) agli interessati di partecipare a concorsi indetti in altri Comuni in modo da entrare in una graduatoria che scorre anche grazie alle richieste di altri enti e quando lo spezzanese arriva ad essere il primo avente diritto, ecco che magicamente arriva la chiamata dal comune di Spezzano: ci serve prima un impiegato da destinare all’Ufficio Tecnico e poi un Vigile Urbano. Poi però vai a vedere e scopri che uno ha una parentela con il vice sindaco e l’altro ha lo stesso cognome del sindaco (ve lo avevamo detto di memorizzarlo). A molte anime pure questo percorso potrebbe sembrare astruso e complicato, ma a Spezzano il filo del rasoio è solo un’opinione e le cambiali sono cose serie.
Ma andiamo avanti.

Servono funzionari tecnici da destinare all’attuazione dei progetti previsti dal PNRR. Cosa si fa? Già immaginiamo i pensieri, le acrobazie mentali, le riunioni in Comune per cercare di trovare una soluzione che salvi capre e cavoli. E alla fine la pedina arriva a dama. Si indice una selezione pubblica: partecipano in molti, alcuni anche molto titolati, tanti non si presentano il giorno della prova (forse perché convinti con altre promesse?) e alla fine, magicamente e ovviamente, ecco sfornati i nomi. Nessuna novità: il metodo della “politica creativa” colpisce ancora e riaffiorano vecchie conoscenze che in passato avevano già lambito, abbeverandocisi, nelle dolci acque del Comune.

Parliamo di un giovane ingegnere, che nella sua brevissima e non sempre significativa storia politica, ha sempre frequentato campi e settori della destra (quindi non lontani e spesso sovrapponibili all’attuale Pd spezzanese) il quale dopo essere stato ripagato dell’impegno profuso durante la campagna elettorale per l’elezione del sindaco Monaco con un incarico di progettazione relativo alla Rigenerazione Urbana e Territoriale con parcella da 134.644,00 euro (iva esclusa) e ancora non portato a termine, viene ulteriormente premiato facendogli vincere il concorso per tecnici da destinare al PNNR. Quindi il giovane virgulto si trova nelle condizioni di essere assunto da un ente per il quale continua a prestare la sua opera di professionista privato venendo pagato dall’ente stesso. Forse legalmente lecito, ma eticamente insopportabile.

E come non parlare del secondo vincitore del bando? Trattasi di giovane ingegnere, non residente a Spezzano, molto vicina politicamente a pezzi storici del PD cosentino che nonostante la mancanza di ruoli istituzionali, contano ancora tanto grazie al loro sterminato portafoglio elettorale. Applausi: e poi dicono che la fantasia non ha conquistato il potere.
Ma non è ancora finita.

Qualche tempo addietro un geometra molto stimato in paese riceve l’incarico, insieme ad un suo collega di Celico, di DEC (Direttore di Esecuzione del Contratto con parcella di 90.000,00 € in tre anni), per l’appalto della Raccolta Differenziata affidata alla ditta (e come ti sbagli…) MIA. Pochi mesi dopo, accortosi di alcune irregolarità che, per un effetto domino hanno provocato una vera e propria rivoluzione nell’Ufficio Tecnico, lo stesso geometra si dimise adducendo le classiche motivazioni personali e familiari. Adesso si ritrova (potenza della “politica creativa” …) ad aver partecipato e ad aver vinto un concorso per un incarico comunale della durata di 24 mesi che riguarda anch’esso la finalizzazione dei Progetti del PNRR. Insomma, si esce dalla porta per rientrare trionfalmente dalla finestra. Piccolo (ma non insignificante) particolare: il geometra è parente strettissimo del vice sindaco, quel Gianluca Curcio che già in passato aveva avuto problemi per vicende legate a delle assunzioni nell’ASP di sue cognate.

Dulcis in fundo ci corre l’obbligo evidenziare una cosa fondamentale: le commissioni esaminatrici delle selezioni per tecnici del PNNR erano composte da impiegati comunali, uno di questi (indovinate un po’) è proprio la stessa persona che, come vi avevamo sopra raccontato, è stata assunta e destinata all’Ufficio Tecnico per scorrimento di graduatorie pilotate e dopo una lunga gavetta nelle benemerite ed intoccabili Cooperative. Ma siccome la “politica creativa” ha delle regole ben precise, segnaliamo anche che il soggetto in questione è direttamente riconducibile per parentela ad uno dei candidati del PNNR e quindi al solito vicesindaco Curcio.

Insomma, il cittadino semplice, quello medio che guarda alla politica con purezza ed ingenuità, cosa deve pensare? Che si entra nelle grazie dell’esecutivo comunale solo se ti chiami in un certo modo, solo se rientri nel cerchio magico dei potenti che sono eterni e solo se riesci a garantire un certo numero di voti saltando completamente schieramento politico? L’elenco delle anomalie potrebbe continuare (e continuerà…), ma per il momento ci fermiamo qui.