Statale 107: una storia infinita tra frane e promesse di interventi (di Mimmo Abramo)

di Mimmo Abramo 

Fonte: Mimmo Abramo Notizie (http://www.mimmoabramo.altervista.org/portale/?q=node/1778)

La viabilità stradale e la messa in sicurezza di strutture quali ponti e viadotti rappresenta un’emergenza in Calabria. Nei mesi scorsi, complice anche la tragedia di Genova legata al ponte Morandi, i riflettori si sono accesi su alcuni tratti stradali lungo la Statale 107 e che hanno avuto per protagonisti i Viadotti Emoli 1 ed Emoli 2, nel territorio di San Fili, e l’ormai famoso Ponte di Celico.

Queste tre strutture presentano evidenti cedimenti strutturali che hanno provocato un preoccupante avvallamento della sede stradale visibile ad occhio nudo. Le fotografie che nei mesi passati hanno affollato il web sono da brividi. A nulla sono servite le denunce pubbliche e assolutamente inutili sono risultati i tentativi di sollecito a risistemare le cose in via definitiva. L’ente che si occupa di viabilità stradale si è limitato a rassicurare i cittadini sull’assenza di criticità (magari sarà vero) garantendo allo stesso tempo interventi di manutenzione straordinaria nel 2019. Due concetti che però sembrano cozzare tra di loro. Per antonomasia, se un “manufatto” necessita di interventi straordinari, e l’Anas ne ha messi in conto ben 13 nell’anno appena arrivato, vuol dire che qualche criticità dovrà pur esserci e dato che non stiamo parlando di interventi di manutenzione straordinaria su dei marciapiedi, il problema sembra esserci eccome. Ma come spesso accade l’evento mediatico, seppur luttuoso come quello di Genova, diffonde la sua onda allarmistica che raggiunge anche le nostre latitudini, molti tentano di cavalcarla, ma poi tutto si spegne senza che il problema venga risolto realmente. Ma quello che è più grave è l’autoconvincimento generale che il problema sia davvero risolto quando non lo è affatto. Quello che stupisce è che una rassicurazione contraddittoria basti per spegnere la preoccupazione di quelle migliaia di persone che giornalmente passano e spassano con le proprie vetture su Emoli 1 ed Emoli 2, sul Ponte di Celico e su altri luoghi simili.Se analizziamo lo stato di queste strutture stradali all’indomani del crollo del “Morandi” e li mettiamo a confronto, oggi, sul loro attuale stato possiamo benissimo renderci conto come le cose siano rimaste inalterate, o meglio si spera che siano tali e che non siano peggiorate visto l’annuncio Anas della necessità di ben 13 interventi di manutenzione straordinaria che coinvolgeranno anch’esse.

Ed allora la domanda che ci si pone è: se si è ravvisato una criticità alcuni mesi fa e nulla ancora è stato fatto di definitivo perché oggi ci si sente tanto sicuri nel percorrere questi tratti stradali? Possibile che le persone si accontentino semplicemente di sollevare polveroni mediatici invece di pretendere la reale soluzione di un problema?

Come a confermare la tesi sopra esposta vi è il nuovo ed ennesimo problema che da giovedì ha isolato il Tirreno cosentino dal capoluogo di provincia. È bastata un po’ di pioggia in più per far franare i costoni delle montagne sulla SS107.

Si direbbe: un’altra volta? Ebbene si, un’altra volta perché se l’Anas fa finta che il problema viabilità non esista limitandosi ad interventi tampone, questi sono e saranno i risultati che dovremo sorbirci per molti e molti anni ancora con la speranza che nessuno si faccia male, nel senso che fino ad oggi le cose sono andate bene perché nessuno si è trovato a passare lungo la SS 107 nel momento dell’evento franoso.

Oggi purtroppo però si registra l’isolamento di alcune famiglie che già è un fatto grave di per sé. E l’atteggiamento della gente? Sempre lo stesso. Lamentele sui social network, proteste a vario titolo, mentre l’Anas è impegnata nel solito intervento tampone che ripristinerà la viabilità entro qualche giorno, che di certo non risolve il problema in modo definitivo. Magari la società di gestione stradale ci farà sapere di stare tranquilli, che non c’è alcun pericolo e che nel 2020 ci sarà un accordo quadro che prevede 13 interventi di manutenzione straordinaria che risolveranno il problema.

Magari ce lo dirà quando la viabilità sarà già stata ripristinata ossia quando tutto sembrerà essere tornato alla normalità senza che di fatto nulla sia normale o sicuro. Ancora una volta per la buona pace di tutti. Questo naturalmente vale non solo per la viabilità ma per tutte le criticità della nostra terra come la sanità di cui si parla tanto ma che non sembra stia a cuore ad alcuno, nemmeno alla gente comune che sa soltanto lamentarsi in modo sterile e dimenticare il problema al sopraggiungere di garanzie mai rispettate; oppure sull’erosione costiera e così via. L’elenco è davvero lungo e questo preoccupa molto. Pretendere serietà su problemi importanti che riguardano la vita di tutti, oggi rappresenta una priorità e questo si riuscirà a maturare quando daremo più importanza alla sostanza anziché all’apparenza.