Tuta gialla aggredita, parla l’operatore del 118: “Mi ha detto che l’hanno picchiato due stranieri”

Ieri sera, intorno alle 21, attraverso il nostro profilo di Facebook. siamo riusciti a metterci in contatto con Pierpaolo, l’operatore del 118 che ha soccorso per primo Roberto Rago, l’operaio di Ecologia Oggi selvaggiamente aggredito all’alba di ieri nel centro storico di Cosenza.

Gli abbiamo rivolto una serie di domande per capire cosa è realmente accaduto. Domande che si sono posti, ormai da quasi 24 ore, molti cosentini.

Dove e a che ora siete intervenuti?

La telefonata è arrivata tra le 5,30 e le 5,45. Ci siamo diretti velocemente verso la zona di corso Plebiscito, nei pressi della farmacia Coppola-Tancredi e, per essere ancora più preciso, vicino al negozio di fiori a qualche metro di distanza. Lì purtroppo ho visto con i miei occhi una scena terribile. Roberto Rago portava addosso i segni di una bruttissima aggressione. Li portava soprattutto in faccia: aveva un occhio praticamente chiuso per quanto era tumefatto e diversi altri traumi, sempre sulla faccia. Aveva perso anche molto sangue, tanto che la sua tuta gialla aveva quasi cambiato colore. Era evidente che era stato aggredito da più persone.

Hai avuto modo di parlarci?

Certo. Mentre lo medicavo, ho cercato di tranquillizzarlo e di metterlo a suo agio e così Roberto ha avuto modo di raccontarmi questa incredibile vicenda della quale è stato vittima. Aveva appena finito il suo turno di lavoro e si trovava a Roges, nei pressi del bar Tabù. Ha incrociato due persone che gli hanno chiesto un passaggio e ha acconsentito, dicendogli che stava andando verso il centro storico di Cosenza. Mi ha detto che erano due persone straniere, che parlavano una lingua a lui sconosciuta ma che poteva essere il rumeno. Improvvisamente l’hanno minacciato con forza e l’hanno costretto a dirigersi verso il Vallone di Rovito. Lo hanno fatto scendere, l’hanno picchiato selvaggiamente, colpendolo soprattutto alla testa e gli hanno sottratto sia il telefonino cellulare che i soldi che aveva nel portafogli. Poi, a piedi e in quelle condizioni, è riuscito a scendere verso il centro storico.

Che tu sappia, ha parlato con qualcuno della polizia o dei carabinieri?

Quando siamo arrivati all’ospedale dell’Annunziata, ho pensato a questo e ho lasciato un messaggio agli operatori del posto di polizia. Credo che nel corso della giornata di ieri qualcuno lo abbia ascoltato.

Si è detto che Roberto Rago verrà trasferito a Catanzaro. Ce lo confermi?

Credo di sì. Nel centro di Germaneto sono specializzati nel curare i traumi maxillo-facciali, per cui non appena le condizioni di Roberto saranno più stabili, ritengo che verrà trasferito lì.

Pierpaolo, cosa ti è rimasto di questa brutta vicenda?

Guarda, di solito quando interveniamo manteniamo sempre un certo distacco, perchè in un certo senso fa parte della nostra professionalità ma stavolta, e non lo dico per piaggeria ma perchè ne sono proprio convinto, nel mio intervento di ieri c’è stata tanta, tantissima umanità. Non conoscevo prima di adesso Roberto Rago e devo dire con tutta sincerità di essergli stato vicino con tutta l’anima. Spero che le sue condizioni possano migliorare presto e che chi gli ha fatto del male paghi per quanto merita.

A questo punto, è evidente che Roberto Rago ha dato anche agli inquirenti indicazioni precise su chi possano essere i suoi aggressori. Tra qualche ora sapremo con certezza cosa è accaduto.

Nel frattempo, non hanno fatto bella figura quei consiglieri comunali che hanno agitato la solita deriva razzista e magari ne hanno approfittato per dare fastidio al sindaco Occhiuto. Anche noi non siamo benevoli con Occhiuto ma non sono certo questi gli argomenti da cavalcare.

E’ evidente tuttavia come ci sia un consigliere d’opposizione che, di notte, inciucia con il potere mettendosi la maschera dei sentimenti e, di giorno, fa lo spadaccino per dimostrare che fa il suo dovere. Quale credibilità può avere?