Un Cosenza gagliardo impone il pareggio al Pescara (1-1)

All’Adriatico di Pescara il Cosenza si rimette in carreggiata dopo le due immeritate sconfitte di Foggia e cl Brescia. Finisce in parità ma la squadra di Braglia avrebbe meritato ampiamente la vittoria per come ha giocato e per come ha interpretato la partita: una prova gagliarda al cospetto di un avversario che viaggia stabilmente nei quartieri alti della classifica, anche se da qualche settimana non è certo al top. I rossoblù hanno avuto l’unico torto di non difendere a dovere il gol di Tutino (ottavo stagionale) all’inizio del secondo tempo. I pescaresi, infatti, pareggiando dopo appena quattro minuti, hanno avuto la possibilità di cercare il vantaggio fino alla fine ma non hanno mai tirato in porta e il punto finale finalmente rende giustizia a Braglia e ai suoi, che non potevano assolutamente sbagliare anche questa gara.

Braglia ha mandato in campo la squadra con il vecchio 3-5-2 proprio in extremis per l’infortunio occorso nel riscaldamento a Embalo, che era stato schierato nel tridente d’attacco e figurava addirittura nelle formazioni ufficiali. Poi il tecnico toscano ha optato per inserire il giovane bulgaro Hristov (all’esordio) fra i tre di difesa cambiando modulo. Ottimo l’atteggiamento dei Lupi in avvio di gara e il Pescara, pressato alto e infastidito, non ha imbastito lo straccio di un’azione pericolosa. Di contro, il Cosenza ha avuto le migliori chances. Litteri segna ma Illuzzi annulla per un fallo dell’attaccante su Perrotta. I Lupi poi protestano vivacemente per un netto tocco di mano di Gravillon in area pescarese, e quindi Sciaudone – tutto solo – sciupa da ottima posizione nel finale di primo tempo. Il Pescara è quasi non pervenuto ed è tutto nei tentativi dal limite di Antonucci e Monachello.

All’inizio del secondo tempo la partita si infiamma: al 53′ Tutino porta in vantaggio il Cosenza approfittando di un’indecisione di Fiorillo su conclusione ravvicinata di Litteri, quattro minuti dopo la testa di Scognamiglio firma l’1-1 irrompendo su punizione di Memushaj (rete numero 17 in stagione per il Pescara sugli sviluppi di un calcio piazzato). Braglia prova a cambiare inserendo Maniero, Pillon si gioca la carta Del Sole. Le squadre non hanno però la forza per farsi male. Con il pareggio, il Pescara sale a quota 45 punti e aggancia al terzo posto il Verona, mentre il Cosenza tiene a distanza la zona rossa ed è decimo con 34 punti. Tra i singoli, ancora una gran partita di Matteo Legittimo, che ha giganteggiato in difesa insieme al solito Dermaku e ad un positivo Hristov. Molto bene Domenico Mungo, che ha buttato il cuore oltre l’ostacolo e ha ripagato in pieno la fiducia di Braglia, che lo vede “vice” di Palmiero anche se con caratteristiche molto diverse. Su buoni livelli un dinamico Bruccini e in ripresa Bittante e Sciaudone, che però ha sciupato una clamorosa palla-gol. Tra i migliori anche D’Orazio, che ha dominato la fascia sinistra e ha fatto ammattire Balzano, e Tutino, al quale ha fatto bene l’aria di Pescara e che ha seguito al massimo le direttive di Braglia, tornando spesso e volentieri a prendere palla a centrocampo. Piccoli ma sensibili progressi anche da parte di Litteri, che sta entrando sempre meglio nei meccanismi della squadra.

Infine, una curiosità: serata di grandissimo lavoro per lo storico medico sociale rossoblù Enrico Costabile, costretto ad intervenire più volte sul terreno di gioco per gli infortuni occorsi a Dermaku (vistosa fasciatura sulla fronte), Perina (ferita alla gamba, sostituito da Saracco) e per ultimo a Mungo, che è letteralmente “volato” dentro la panchina del Pescara e se l’è cavata con una botta al collo. E’ sempre un’emozione vedere l’andatura caracollante del “dottore” all’interno del rettangolo verde.

PESCARA-COSENZA 1-1

53′ Tutino (C), 57′ Scognamiglio (P)

PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Gravillon, Scognamiglio, Perrotta; Memushaj, Bruno, Crecco (90′ Melegoni); Marras, Monachello (73′ Del Sole), Antonucci (46′ Bellini). All: Pillon.

COSENZA (3-5-2): Perina (68′ Saracco); Hristov, Dermaku, Legittimo; Bittante (87′ Izco), Mungo, Bruccini, Sciaudone, D’Orazio; Litteri (62′ Maniero), Tutino. All: Braglia.

Ammoniti: Monachello (P), Bittante (C), Bellini (P)