Unical, lo strano caso dei parenti assunti di nascosto

Nelle ultime settimane, sono numerosi gli scandali legati al mondo accademico. Finalmente si intravede un po’ di luce grazie a ricercatori che coraggiosamente hanno sfidato il sistema. È dunque il momento propizio per segnalare anomalie affinché non ricapitino più.
Prima dell’estate sono stati banditi all’Unical n. 43 assegni di ricerca annuali.
http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=5612&Q_COMM=

Tanti giovani ricercatori dell’Unical hanno passato agosto per scrivere un progetto per ottenere un misero assegno di 12 mesi. Purtroppo, il numero di partecipanti (ben 256) è di gran lunga superiore al numero dei contratti in palio, che saranno attribuiti a meno del 17% dei partecipanti. La grande partecipazione a questo bando è un sintomo della gravità del problema del precariato all’Unical. Tra poche settimane conosceremo gli esiti. Ricordiamo però cosa è successo nell’ultima grande iniziativa per giovani ricercatori (n. 73 borse post-doc di 36 mesi) nel periodo 2011-2014. La graduatoria finale, pubblicata al link di seguito riportata, è stata infarcita di tantissimi figli di docenti Unical:
http://www.unical.it/portale/portalmedia/bandi/2011-07/graduatoria%20di%20merito%20finale%20Unical.pdf

Chiariamo se fosse lecito oppure no. La legge 240/2010 (la famosa “legge Gelmini”), entrata in vigore a dicembre 2010 impedisce di attribuire contratti a parenti di professori da parte del Dipartimento che bandisce il concorso. Purtroppo, la legge non vieta il reclutamento da parte di altri dipartimenti, mentre il divieto di assunzione di parenti è esteso a tutto l’Ateneo per il caso dei consiglieri di amministrazione.

Nella maggior parte dei casi, i figli di docenti Unical sono stati assunti in altri dipartimenti rispetto a quello di afferenza del genitore e quindi la legge non è stata infranta. Tuttavia, si può dimostrare che nel periodo 2011-2014 ha lavorato presso il Dipartimento di Fisica in qualità di assegnista di ricerca il dott. Alessandro Veltri, figlio dell’allora Direttore del Dipartimento di Fisica, prof. Pierluigi Veltri, che è diventato anche Consigliere di Amministrazione dal 2013 (e lo è tuttora). Approfondiamo dunque questo caso con attenzione, evidenziando le anomalie.
Premettiamo che il Dipartimento di Fisica dell’Unical non permette l’accesso pubblico ai verbali del Consiglio di Dipartimento. Infatti, se cliccherete dal link:
http://www.fis.unical.it/news.php?nargid=140#.Wekf29OCzIU
apparirà la dicitura “Per visualizzare la pagina bisogna navigare dall’interno del Dipartimento”.

Tuttavia, qualche crepa esiste nel fortino informatico di Fisica: pochissimi verbali non sono stato protetti adeguatamente da occhi indiscreti e sono finiti on-line.
Ecco qualche esempio:
verbale del Consiglio di Dipartimento del 15/12/2011
http://www.fis.unical.it/replica/download.php?file=news1386604566.pdf
verbale del Consiglio di Dipartimento del 26/1/2012
http://www.fis.unical.it/replica/download.php?file=news1386589138.pdf
verbale del Consiglio di Dipartimento del 9/10/2012
http://www.fis.unical.it/replica/download.php?file=news1386590675.pdf
Come potrete leggere voi stessi, il Dott. Alessandro Veltri risulta assegnista di ricerca convocato regolarmente dal Direttore del Dipartimento (il padre!). In alcuni casi, il padre Direttore del Dipartimento giustifica anche l’assenza del figlio (“assente giustificato”), es. 15/12/2011.

Come mai la L 240/2010 non è stata applicata? Addirittura questa anomalia passa in secondo piano rispetto ad altri misteri, da chiarire urgentemente. Infatti, nella lista dei contratti attribuiti da Unical nel periodo 2011-2013 il nominativo di Alessandro Veltri è incredibilmente ASSENTE. Ricordiamo che le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare i nominativi di tutti i contratti attribuiti, senza alcuna omissione. Avendo a disposizione solo qualche verbale del Dip. di Fisica del 2011-2013 on-line, fermiamoci solo a questo periodo. La lista degli assegnisti di ricerca Unical 2011-2013 è riportata al link:
http://www.unical.it/portale/portalmedia/2016-09/ASSEGNI%20DI%20RICERCA_2011_2013.pdf

Il nominativo di Alessandro Veltri NON è presente. Come mai? È stata una sfortunata coincidenza? Indubbiamente, questa dimenticanza ha favorito il mancato controllo sull’applicazione della L. 240/2010 che era già entrata in vigore alla data di presa di servizio del dott. Alessandro Veltri (1/9/2011). Si potrebbe anche aggiungere che questa omissione ha permesso di attribuire un contratto di 64mila euro ad un figlio di docente nel dipartimento diretto dal padre, a scapito di qualcuno che magari ne aveva più bisogno.
Questa lista è stata ovviamente comunicata al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), che gestisce una banca dati dei docenti e degli assegnisti di ricerca. Questo database esiste da diversi anni ed il nominativo del dott. Alessandro Veltri non è presente tra gli assegnisti Unical nel periodo 2011-2014.

Cerchiamo dunque on-line le tracce del contratto del dott. Alessandro Veltri per chiarire come mai nei verbali del Dipartimento diretto da papà Veltri, Veltri figlio è assegnista Unical, mentre negli elenchi ufficiali dell’Unical e del Ministero il dott. Alessandro Veltri non è assegnista.
Alessandro Veltri si posizionò al 33esimo posto del bando per borse post-doc, risultando dunque vincitore di borsa.
http://www.unical.it/portale/portalmedia/bandi/2011-07/graduatoria%20di%20merito%20finale%20Unical.pdf

Si potrebbe obiettare che magari non avrà preso servizio, considerando che la L 240/2010 era già entrata in vigore. Tuttavia, sul portale del concorso non è presente alcuna rinuncia del dott. Veltri (vedasi i vari scorrimenti di graduatoria in seguito a rinunce, in cui non compare alcuna rinuncia del nostro Alessandro).
http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=1352&Q_COMM

Chiediamoci anche se sia effettivamente il figlio di Pierluigi Veltri. Ma ci viene in soccorso…. il padre! Infatti, la normativa vigente prevede da parte della Pubblica Amministrazione la pubblicazione on-line di informazioni relative ai componenti degli organi collegiali. Ecco la dichiarazione del Consigliere di Amministrazione dell’Unical, prof. Pierluigi Veltri.
http://www.unical.it/portale/ateneo/amministrazione/aree/arrisumane/trasparenza/ammtrasparente/2/organigov/cda_2013_2015/dichiarazioni/VELTRI.pdf

In particolare, a pagina 3 dichiara che “suo figlio Alessandro Veltri (…) non ha presentato dichiarazione dei redditi né per il 2012 né per il 2013” e che “non ricopre alcun incarico presso enti pubblici o privati”.
Innanzitutto, è lecito stupirsi del mancato riferimento al contratto all’Unical posseduto nel periodo 2011-2014 (certificato dai verbali del 2012 del dipartimento da lui diretto). L’omissione in un atto pubblico del contratto attribuito dall’Unical al proprio figlio desta maggiori perplessità rispetto alla questione dell’assenza del nominativo del dott. Alessandro Veltri nella lista ufficiale degli assegnisti Unical.

Tuttavia, ci dovrebbe confortare che “Il sottoscritto Pierluigi Veltri afferma sul suo onore che quanto sopra dichiarato corrisponde al vero”. In una successiva dichiarazione, relativa al secondo mandato da consigliere di amministrazione, il prof. Pierluigi Veltri afferma che:
“Il sottoscritto Pierluigi VELTRI nella qualità di componente del Consiglio di Amministrazione dell’Università della Calabria, sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali stabilite dalla legge per le false attestazioni e dichiarazioni mendaci (art. 76 del D.P.R. n. 445/2000), dichiara che i figli Francesca VELTRI, Alessandro VELTRI e Mario VELTRI ed il fratello Mario VELTRI non danno il consenso alla pubblicazione della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione relativa alla situazione patrimoniale, ivi comprese eventuali titolarità di imprese, per come previsto dall’art. 14, comma 1, lett. f), 1-bis, del D.Lgs. n. 33/2013.”
Fonte: http://www.unical.it/portale/ateneo/amministrazione/aree/arrisumane/trasparenza/ammtrasparente/2/organigov/cda_2016_2019/veltri_pierluigi/Modulo%20negato%20consenso%20ex%20art.%2014%20D.Lgs.%20n.%2033%20del%202013%20(4).pdf

Ma a questo punto scopriamo che non esiste solo il figlio Alessandro, bensì anche una figlia Francesca. Dove lavora? È una ricercatrice dell’Unical!
http://scienzepolitiche.unical.it/bacheca/public/bacheca.cfm?cod=1616

Francesca Veltri è stata reclutata prima dell’entrata in vigore della L. 240/2010, quindi tutto regolare. Però evidentemente c’è stata qualche amnesia del prof. Pierluigi Veltri, che nelle sue dichiarazioni dimentica di comunicare che il figlio Alessandro ha avuto un contratto addirittura nello stesso dipartimento che dirigeva (doppio conflitto d’interesse, come membro del Consiglio di Amministrazione e come direttore di dipartimento) e persino di segnalare che sua figlia è ricercatrice nel Dipartimento di Scienze Politiche nella dichiarazione relativa il suo primo mandato da consigliere d’amministrazione. Perché non dichiararlo? Perché omettere questa importante informazione?

Essendo i fatti conclusi da meno di quattro anni, c’è ancora tempo per chiarire queste vicende. La prassi prevederebbe che l’Autorità Nazionale Anticorruzione valuti attentamente il caso, stabilendo se esistono infrazioni alla legge in queste vicende legate alle omissioni relative al contratto del dott. Alessandro Veltri oppure no. Si è trattato soltanto di una serie di errori di trascrizione da parte dell’Ufficio Assegni-Borse di Studio dell’ Unical e di amnesie da parte del prof. Pierluigi Veltri?

Occorre evidenziare che oggi gli assegnisti di ricerca possono avere contratti in Università italiane per soli sei anni. Qualora un fortunello avesse un contratto occultato, potrebbe rimanere assegnista per un numero di anni superiore a quello massimo previsto dalla legge. Dunque, la mancata dichiarazione di un nominativo al Ministero potrebbe creare un precedente a livello nazionale, suggerendo così una soluzione ai baroni più smaliziati per aggirare il vincolo legato al limite massimo di sei anni per gli assegni di ricerca.