#VeritàxMatilde: ecco perchè il 25 luglio i medici della “Sacro Cuore” avevano altro da fare

Si muove qualcosa nella “cortina di ferro” e nel muro di omertà della clinica “Sacro Cuore” di Cosenza, ovvero il quartier generale del potentissimo gruppo cariatese de iGreco, dove il 25 luglio scorso è stato negato il diritto alla vita ad una neonata di nome Matilde Anna.
Veniamo subito al sodo, come nostra consuetudine.
Il giorno in cui Angela (la mamma di Matilde) doveva partorire nella clinica “Sacro Cuore” c’era grande movimento ed agitazione, come succede quando tra gli ospiti c’è una persona o delle persone particolari.
Sì, il giorno in cui Angela doveva partorire, era da poco nato un piccolo appartenente alla grande schiatta dei cariatesi. La voce dilaga ormai da qualche tempo e siamo riusciti a raccoglierla. Non certo per informarne il magistrato Tridico, che, com’è noto, è completamente venduto ai potenti, ma per informarne i cosentini.
E’ forse per questo che i medici e le ostetriche di quella maledetta clinica ignorarono completamente la mamma di Matilde? Il dubbio c’è e rimane altissimo sulla coscienza dei medici e delle ostetriche che sono intervenuti con colpevole ritardo.
Ricordiamo che sono indagati per la morte di Matilde i ginecologi Bruno Tucci e Francesca Paola Gallo, l’anestesista Giuseppe Sgrono, il pediatra Matteo Costa e le ostetriche Maria Bottino, Rosangela Sbarra e Rosanna Scarcella.
Il dottore Bruno Tucci
Il dottore Bruno Tucci
Angela era passata dalla clinica nel tardo pometiggio di domenica 24 luglio e qualcuno le aveva detto di tornare la mattina successiva, cosa che puntualmente fece ma prima di mezzogiorno nessuno andò a vedere come stava e se aveva bisogno di aiuto. Salvo poi farla partorire in quattro e quattr’otto e sancire la morte di Matilde.
Non sappiamo con certezza quando sia nato il piccolo appartenente alla dinastia de iGreco, forse il giorno prima o addirittura la stessa mattina.
Del resto, non ci voleva molto a capire che in quella clinica si stava festeggiando un “reuccio”. Il corridoio era strapieno di fiori…
Tutti sanno che ormai iGreco hanno trasferito alla “Sacro Cuore” il punto nascita delle loro stramaledettissime cliniche e sono in tanti (lo sanno tutti tranne quel venduto di Tridico!) ad aver visto, oltre ai fiori, un incredibile viavai di gente (cariatese e non) dalla stanza nella quale il “reuccio” era appena nato con tutte le cure possibili ed immaginabili.
Tridico

Noi non sappiamo se ostetriche e medici erano tutti concentrati lì, ma è possibile anche che il piccolo sia nato quella stessa mattina e questo (facilmente appurabile per un magistrato che abbia voglia di giustizia) aumenterebbe a dismisura i dubbi sulla mancanza di assistenza per Matilde e sua madre.

Indagheremo ancora su questo vergognoso aspetto della vicenda, perché ormai abbiamo imparato che a Cosenza la giustizia dobbiamo farcela da soli e anche se queste vicende non approderanno mai in un’aula di tribunale, faranno lo stesso “rumore”, anzi molto di più, sulle pagine di un giornale on line. E indurranno tanta gente a boicottare i cariatesi e le loro stramaledette cliniche “macchine da soldi”.