Vibo, sanità venduta: continuano le “tarantelle” della loggia di Peppe ‘ndrina. Barillaro, Arena e… tutto il cucuzzaro

Peppe 'ndrina e il commissario Giuliano

Siamo alle fasi finali della pantomima all’Asp di Vibo, il sindaco di Acquaro Giuseppe Barillaro, detto Baracca, supera con la sua firma l’atto di nomina di tre dirigenti amministrativi vincitori del concorso e in cambio lui si accontenta, per ora, di vedersi prorogato – illegittimamente – il contratto che lo lega all’Asp nelle funzioni di dirigente assegnato al settore economico dell’Unità Operativa Risorse Umane.

Intanto si trasferisce il valore del suo stipendio alla Provincia dove intende affermarsi prossimamente come Presidente della stessa. Rinuncia persino, per ora, a chiedere che venga bandito il concorso ai sensi dell’art. 15 septies perché le nebbie non si sono ancora diradiate e perché sono molti gli occhi che vedono e le orecchie che sentono. A lui interessa raggiungere un solo obiettivo, per ora, ovvero la proroga dell’attuale postazione, fino alla stabilizzazione, passando le normali e obbligatorie procedure concorsuali cinicamente e illegittimamente alla faccia dei giovani laureati che non hanno santi in paradiso.

Del resto il dott. Barillaro non la manda a dire che vuole seguire il percorso di stabilizzazione già consentito al precario fantasma, tale dott. Zappone (nomen omen…), attuale dirigente dell’ufficio ragioneria anche lui graziato illegittimamente dalla necessaria e obbligatoria procedura concorsuale.

Un solo dubbio serpeggia alla sede centrale che dovrà sciogliere il capo dell’Asp, il prode Giuliano ormai agli ordini esclusivi di Forza Italia, con la speranza di accattivarsi ancora le simpatie anche di quella parte che lo vorrebbe rimandare all’Arpacal pur di continuare a godere dei benefici economici dei cosiddetti sporchi incarichi di sottogoverno… Il puparo di queste operazioni resta sempre mister 13 mila voti ovvero il viscido e sprezzante Michele Comito (da Comito a Vomito è… un attimo!) sempre più sponsorizzato e protetto dai boss della sanità privata (leggi Mangialavori Peppe ‘ndrina) e dai poteri massonici ai quali la sanità pubblica non interessa nulla se non per il suo progressivo depauperamento o addirittura la sua totale estinzione.

Mentre il dr. Barillaro coltiva i suoi sogni di stabilizzazione in qualità di dirigente ci chiediamo quale sarà il destino degli altri due dirigenti precari assunti come lui a tempo determinato: Giuliano e Comito stabilizzeranno pure loro? A tale proposito ci chiediamo cosa stia aspettando il prode Giuliano a pubblicare la delibera di nomina dei vincitori del concorso di dirigente di cui è già stata pubblicata la graduatoria. Il ritardo, secondo i benpensanti, serve a Giuliano e company (Comito e Mangialavori) a giustificare la proroga del sindaco ragazzino prossimo alla scadenza con l’incarico a tempo determinato. La nomina, invece, dei vincitori del concorso di dirigente pregiudicherebbe e farebbe svanire definitivamente il sogno di stabilizzazione del dott. Barillaro.

Per rimanere in tema di rapporti discutibili, il gruppo di potere dell’Asp (Giuliano, Comito, Barillaro) si sta attorniando di persone molto discutibili. A tale proposito segnaliamo di recente il conferimento, sottotraccia, di un incarico di super ispettore al Dr. Arena, già celebre per una parentela imbarazzante in fatto di… lauree false.

Questo è troppo. Chiediamo pertanto per l’ennesima volta agli organi inquirenti deputati al rispetto della legalità ad intervenire per spezzare questo circuito infernale impedendo a questi politici e amministratori senza scrupoli (Comito, Mangialavori, Giuliano, Barillaro), di utilizzare le istituzioni per il soddisfacimento dei propri bisogni personali in barba alla salvaguardia del bene comune e di un sistema sanitario pubblico ormai ridotto allo stremo.