91mila stranieri residenti in Calabria: 5mila in più rispetto al 2013

CATANZARO, 29 OTT – Gli stranieri residenti in Calabria alla fine del 2014, risultano piu’ di 91mila, con un incremento superiore alla media nazionale pari all’1,9%. Si tratta di circa cinquemila persone in piu’ rispetto all’anno precedente con un’incidenza sulla popolazione totale pari al 4,6%.

E’ uno dei dati del Dossier statistico “Immigrazione” del Rapporto Unar a cura del Centro Studi e Ricerche Idos, che analizza il fenomeno immigratorio in Italia, presentato stamani in Prefettura a Catanzaro. “Nel 2014 – ha spiegato Roberta Saladino, referente scientifica Idos per la Calabria – e’ cresciuto il numero dei richiedenti asilo che superano le quattro mila unita’, ospitate negli Sprar o nelle strutture temporanee”.

Secondo lo studio, nel 2014, gli stranieri regolarmente presenti in Italia sono piu’ di cinque milioni, il 52% donne. “In Calabria – ha sostenuto la Saladino – il fenomeno e’ ancora piu’ marcato e supera il 53%. Si tratta principalmente di ricongiungimento familiare. Gli uomini sono arrivati qualche anno fa e oggi le mogli e i figli li raggiungono”.

La distribuzione territoriale dei residenti stranieri mostra una maggiore concentrazione nelle province di Cosenza (30.275), Reggio Calabria (29.129) e Catanzaro (16.175), seguono con numeri inferiori ai 10mila Crotone e Vibo Valentia. Le aree geografiche di provenienza sono prevalentemente europee. Dalla Comunita’ europea arriva, infatti, il 78,1%, seguono l’Africa con il 21% e l’Asia con il 15%. Le prime cinque collettivita’ presenti in regione sono: Romania, Marocco, Ucraina, Bulgaria e India.

A differenza di quanto accadeva prima del 2007, quando la comunita’ maggiormente presente era quella marocchina, dopo l’ingresso in Europa della Romania, i romeni sono la popolazione straniera piu’ presente. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, elaborati dall’Istat, inoltre, al 31 dicembre 2014 in Calabria ci sono piu’ di 16mila minori. Gli alunni stranieri iscritti a scuola nell’anno scolastico 2014/2015 sono circa 13mila, il 4,3% degli iscritti calabresi.

Gli studenti di origine immigrata provengono per i due terzi dall’Europa (63,2%); seguono l’Africa (23,1%), l’Asia (10,5%), l’America (3%) e l’Oceania (0,1%). Per quel che concerne la multireligiosita’, secondo la stima del Dossier, in Calabria le presenze piu’ rilevanti sono costituite dai cristiani, prevalentemente ortodossi, rispetto ai musulmani che costituiscono il 27,2% del totale.

Per quanto concerne, invece, l’inserimento occupazionale, il numero di occupati nati all’estero sfiora i 56mila, in decrescita rispetto all’anno precedente, e principalmente si tratta di europei. Il settore economico che ha registrato la quota maggiore di lavoratori nati all’estero e’ stato quello dei servizi (50%), seguito dall’agricoltura (24,7%) e dall’industria (17,8%). Un dato negativo riguarda il mercato del lavoro domestico. Nel triennio 2012/2014, infatti, e’ stato registrato un decremento del 10,4% di assunzioni.

Un capitolo a parte nel rapporto Unar e’ dedicato agli emigrati calabresi nel mondo. Secondo i dati raccolti dal Ministero, la Calabria sta vivendo un forte fenomeno di emigrazione, si tratta di piu’ di 382mila cittadini che si trovano all’estero, prevalentemente donne (48,1%), che fanno della regione la quinta d’Italia per emigrazione, dopo Sicilia, Campania, Lazio e Lombardia. Su base provinciale e’ Cosenza a subire maggiormente il fenomeno con piu’ di 158mila emigrati, seguono Reggio Calabria (86.698), Catanzaro (62.553), Vibo Valentia (48.091) e Crotone (26.666).

(ANSA)