Calabria 2021. 5 Stelle, che brutta fine: da fustigatori a spingitori degli amici degli amici

Di delusioni politiche i calabresi ne hanno avute parecchie. Sono più di trent’anni che le solite famiglie politiche in Calabria impongono i propri burattini nei posti apicali della pubblica amministrazione con un unico scopo: saccheggiare le già scarse risorse pubbliche dei calabresi. E il risultato di questa squallida politica è sotto gli occhi di tutti: la Calabria relegata all’ultimo posto in tutte le “classifiche” come la regione più povera d’Europa. Eppure i denari in Calabria sono arrivati, e tanti, ma sono serviti per far arricchire pochi, gli stessi che ogni 5 anni propongono, agli elettori calabresi, qualche personaggio da operetta in grado di intortarli con le solite chiacchiere: cambiamento, sviluppo, e servizi per tutti, e il gioco, per tornare a gestire potere e denaro, è fatto. Una farsa che sistematicamente i calabresi accettano supinamente, senza mai reagire, rassegnati dal “è così che va”. Infatti una volta seduti sulla poltrona ai burattini e ai loro burattinai degli atavici problemi dei calabresi che avevano promesso di risolvere, non gliene può fregar de meno. I problemi restano sempre tali, e in molti casi peggiorano. Questo nessuno lo può negare: alle chiacchiere pronunciate in campagna elettorale dai prestanome dei massomafiosi, non seguono mai i fatti. Una delusione dietro l’altra per i calabresi, e questo per la mancanza di una alternativa ai soliti noti. Ma in questa tornata elettorale che si avvicina una alternativa c’è, ed è lo schieramento civico guidato da De Magistris.

Per i calabresi non è certo una novità dover scegliere tra i candidati proposti dai partiti, il meno peggio. Già, perché il più pulito tra i candidati dei partiti c’ha la rogna. E la rivalità che ostentano tra di loro, in campagna elettorale, è solo fittizia. In Calabria vince sempre il partito trasversale, quello degli affari privati con la cosa pubblica. Non esiste destra, sinistra e centro in Calabria. Fanno finta di concorrere tra di loro, ma in realtà hanno già deciso come spartirsi la torta. E il Pd in questo giochetto è maestro: pur di ostacolare la vittoria di De Magistris che non assicura la continuazione degli intrallazzi a nessuno, ha promesso agli amici degli amici di Roberto Occhiuto di spezzare il fronte opposto a lui in 3/4 parti, così da scongiurare una eventuale vittoria di De Magistris, e garantire alla destra (in rappresentanza del partito trasversale) di vincere facile e in maniera sicura. Più candidati ci sono a “sinistra” più facile sarà la vittoria degli amici degli amici del partito trasversale.

Se tutto questo ce l’aspettiamo dal solito Pd ostaggio di Nicola Adamo e consorte, quello che i calabresi non si aspettavano è l’adesione incondizionata dei deputati 5 Stelle calabresi a questo spaventoso progetto politico. I 5 Stelle sono la più grande delusione politica dei calabresi che avevano creduto nelle capacità di questo movimento di scardinare finalmente questo immorale sistema. Invece oggi ce li ritroviamo totalmente organici a questo disegno criminale che vuole consegnare la Calabria ad una banda di conclamati ladroni. I deputati 5 Stelle sanno benissimo che sostenere il candidato chiacchierato del PD significa consegnare la Calabria alla masso/mafia, ma questo per loro non è più un problema. Se mai lo è stato. Personaggi come Melicchio, Ferrara, Misiti, Nesci, Parentela e tutti gli altri, senatori compresi, più che il cambiamento in Calabria rappresentano la nullità politica. Uomini e donne che alla prova dei fatti si sono dimostrati opachi, meschini, vili, pavidi, accomodanti, incapaci. Una piccolo gregge di pecore che seguono il montone ovunque vada, fosse anche sull’orlo di un burrone. Totalmente incapaci di elaborare un loro autonomo pensiero, e farlo valere. Credono che basti aver restituito parte del loro stipendio per dirsi diversi dai soliti politicanti da strapazzo, con i quali si sono alleati in cambio di una poltrona: prima la Lega, e poi il PD. Dicono di aver combattuto la ‘ndrangheta in Calabria, ma non risultano azioni da loro poste in essere in tal senso. Solo chiacchiere. Hanno preferito il loro quieto vivere alla lotta contro il sistema massomafioso che strozza la Calabria, anzi, con tale sistema hanno appena stretto una alleanza politica in Calabria, tradendo ancora una volta il patto con gli elettori.

I 5 Stelle non hanno mai fatto una sola scelta giusta per la Calabria, e non la faranno neanche questa volta, per loro conta di più non disturbare gli amici degli amici che il benessere dei calabresi. E questo lo hanno dimostrato più volte. Che fine che hanno fatto: da fustigatori del mal costume politico italiano, a “spingitori”, sottobanco, di massomafiosi.