Il boss di Rende resta in carcere. La Corte di Cassazione ha confermato il provvedimento restrittivo della Corte di Assise di Cosenza e la successiva ordinanza del Tribunale della Libertà di Catanzaro con cui era stato prima disposto e poi confermato l’arresto di Francesco Patitucci, 60 anni, esponente di spicco della ndrangheta bruzia. Il sessantenne è stato condannato all’ergastolo per il duplice omicidio dei cosentini Marcello Gigliotti e Francesco Lenti (quest’ultimo decapitato) avvenuto nelle campagne di Rende nel febbraio del 1986. Patitucci è stato giudicato dalla Corte di Assise bruzia ad aprile dello scorso anno. Per la Cassazione vi sono «chiare evidenze di persistente operatività del relativo sodalizio e dalla caratura criminale, adeguatamente ricostruita e illustrata, che l’imputato appare in esso mantenere». Patitucci è difeso dall’avvocato nonché sindaco di Rende e presidente dell’Anci Calabria Marcello Manna, in arte “Mazzetta”.
Cronaca
La “tassa” del Ponte: “Dal traffico all’impatto: ecco perché è inutile...
Ponte sullo Stretto. Dal traffico all’impatto: ecco perché è inutile e impagabile
di Marco Franchi, il Fatto Quotidiano
I 14,6 miliardi di spesa non aiutano commercio,...