Coronavirus, 5° giorno: storia di un’isteria collettiva con numeri alla mano (di Giulio Bruno)

di Giulio Bruno

Sapete quante persone in media, ogni giorno, muoiono in Italia per problematiche legate a questioni cardiache? Poco meno di 500, per la precisione 483. Di Alzheimer molto meno, circa 73. Di tumore ben 346, di diabete mellito 560, di setticemia 212, di Parkinson 14. Sempre al giorno. E di banale influenza? 25,78 se si considerano anche i decessi per complicazioni su soggetti affetti da altre patologie.

I dati, reperibili sul sito dell’Istat, si riferiscono al 2014. Dunque, di influenza stagionale e polmonite, ogni 24 ore muoiono nel nostro Paese 26 persone. Nel 2014 sono stati in tutto 9.413: dividete per 365 e il gioco è fatto. Va pure tenuto conto che il dato del 2014, rispetto a 11 anni prima, risulta addirittura in aumento, perché nel 2003 ogni giorno in Italia di influenza morivano 23 esseri umani (8.878 in tutto). Se poi i decessi li si analizzano restringendo il campo al solo periodo invernale, quando cioè il picco dell’influenza stagionale è più alto, i numeri diventano spaventosi. Tuttavia, nessuna isteria collettiva è mai stata registrata, nessun coprifuoco, nessun provvedimento teso a chiudere scuole e uffici, nessun assalto ai supermercati per accaparrarsi provviste e viveri di prima necessità.

Abbiamo paura di morire? Legittimo. Ci spaventa la nuova malattia mediatica? Altrettanto giusto e comprensibile. Quello che, invero, risulta incomprensibile è l’irrazionalità del momento. I contagi in Italia, ad oggi, risultano circa 230, destinati ovviamente a crescere col passare dei giorni: dicono i numeri che l’80% dei contagiati manco si accorge di esserlo, e guarisce senza particolari cure. I morti ad oggi in Italia sono 7, tutti soggetti in età avanzata e soprattutto affetti, purtroppo, da gravi patologie croniche. Anche in questo caso i numeri sono, per mere ragioni statistiche, destinati ad aumentare. E quindi? Perché non ci si interroga su come mai Codogno abbia più contagiati di Londra, Madrid o Monaco di Baviera, di tutti gli Stati Uniti e dell’intera Europa dell’est? Vi pare normale? O, forse, è plausibile che da noi i controlli vengano effettuati a tappeto rispetto che in altre zone del mondo? I cinesi sono stati considerati appestati, quando al contrario la circolazione del nuovo virus influenzale non conosce razze né etnie. Siamo realisti, è stata agognata la globalizzazione e adesso ci impressioniamo se virus e malattie circolano regolarmente per il pianeta. Visti i numeri sopra citati, il Covid-19, pur se da considerare con la dovuta attenzione come tutte le altre forme influenzali, non raggiungerà mai i picchi di mortalità degli altri decessi dovuti a cause “leggermente” più serie. Sicuramente non sarà più mortale della terribile influenza stagionale che ogni anno miete circa 10.000 vittime…