Cosenza, depurazione: è nata la nuova “creatura” di Granata&Gallo (con la regia di Occhiuto)

… Ogni buona favola ha sempre una fine ma, in questa storia, nulla inizia perché possa non finire mai.
CONSORZIO VALLE CRATI, AZIENDA SPECIALE, LA FALLITA VALLECRATI SPA…

Una storia che, oggi, qualcuno prova a ripetere.
Dopo la storia, risalente al 2003, della straFallita Vallecrati Spa (fallita come tutti sappiamo per il mancato pagamento dei servizi da parte del “Comune” di Cosenza, modus operandi mai cambiato) il “collaboratore” cosentino Maximiliano Granata (il famigerato marito del giudice Marletta) estromettendo tutti i Comuni (soci del predetto Consorzio Valle Crati, fino a prova contraria consorzio pubblico) ha guidato e continua a guidare, quella che ormai viene vista ed utilizzata a proprio piacimento, la macchina politico-economica solo ed esclusivamente verso un’unica direzione.

Ad oggi, il sempre più impantanato Consorzio Valle Crati, ed il suo gestore privato Gallo, con le sue “imprese”, continuano a prestarsi ad opere personali del famoso “disegnatore” dei cerchi in cielo.
La famosa gara, vinta, oltre cinque anni fa, dalla General Construction (proprietà Gallo), poi, per fusione, assorbita in Geko Spa, oggi è pronta a scaricare tutto e tutti, ripartendo da zero e licenziando i sempre meno famosi dipendenti che hanno garantito, per un trentennio, il funzionamento del cantiere di depurazione sito in contrada Coda di Volpe, all’interno del territorio rendese.

Gallo ha già programmato la prossima mossa, inviando formalmente, alle varie sigle sindacali, il verbale (in formato bozza, a dire suo) che sindacati e loro delegati hanno puntualmente firmato ieri.
La bozza prevede un licenziamento per tutti, una promessa di pagamento del trattamento di fine rapporto (un’altra, aggiungerei, considerando i continui ritardi che i dipendenti subiscono dai tempi della Vallecrati Spa e, non per essere ripetitivi, sin da quando gli amministratori del Comune di Cosenza hanno deciso di affossare l’intero hinterland che lo circonda), il tutto finalizzato alla costituzione di una “grande” cooperativa (da onesto “prenditore”…, cooperativa a responsabilità limitata…) pronta a riassorbire i licenziati dipendenti, e non solo, naturalmente, senza più alcuna garanzia.

In sostanza, il Granata presidente, curatore, gestore e uomo di fiducia nonché disegnatore per conto di Occhiuto, ha studiato tutto per bene.
Da 21 (ventuno) dipendenti, in forza negli ultimi anni presso l’ormai famigerato depuratore rendese, spuntano tra gli elenchi nuovi ed importanti nomi (i 21 diventano, magicamente, 26!!!).
Nelle assunzioni decise, teoricamente, dal Gallo o dal Granata compare il nome dell’amico/collaboratore Ettore Bruno, nome già citato diverse volte per gli strani eventi accaduti all’interno del cantiere (basti pensare alla sparizione di un intero pontile, ma questa è un’altra storia che, aspettiamo ci racconti la procura, magari, un giorno, non lontano…).
Un’assunzione ex novo, alle stesse condizioni degli specializzati trentennali, a quale fine o per quali latenti e roventi motivi?
Ora aspettiamo risposte da tutti gli amministratori o loro delegati dei comuni paganti (paganti… i debiti del Comune di Cosenza che, anche questa volta, per quanto palesato dalle tante indagini, ha scelto di non pagare).

Ps. Agli amministratori ed a tutti i cittadini ricordiamo che, ad oggi, ogni Comune (socio del consorzio) ha ricevuto decreti ingiuntivi o pignoramenti per le quote arretrate, negli anni, dal famoso Comune dai Cerchi Magici.
Fiduciosi in una nuova coop ValleCrati Spa, attendiamo procedura per assunzioni “collettive”.
Saluti
I Sopravvissuti