Edilizia sociale, “Fratelli Cava e Simea senza titolo di proprietà sulle aree di intervento”

Tra gli avvisati della conclusione delle indagini sull’edilizia sociale da parte della procura della Repubblica di Catanzaro ci sono anche due “colossi” del settore delle costruzioni cosentine.

L’Impresa Fratelli Cava e la Simea Srl di Antonio Tallarico.

L’impresa Fratelli Cava si occupa, sin dagli anni ’50, della progettazione, costruzione e ristrutturazione di edifici civili.  La mission aziendale è “costruire con amore”.

La Simea Srl sta realizzando un nuovo complesso edilizio di carattere residenziale/direzionale/commerciale a Cosenza, in via degli Stadi. L’area dei grattacieli, tanto per intenderci.

Ci sarebbe un attestato falso nella documentazione esibita dall’Impresa Fratelli Cava e dalla Simea Srl. Le due imprese hanno attestato che gli interventi per i quali hanno presentato richiesta di finanziamento “sono individuati in aree il cui soggetto attuatore dispone del titolo di proprietà al momento della presentazione della domanda di agevolazione…”.

Secondo la procura della Repubblica di Catanzaro invece l’Impresa Fratelli Cava e la Simea Srl non disponevano del titolo di proprietà “perché redatto a favore di una società di fatto”.

Cambiano poi le modalità con le quali le imprese avrebbero dovuto e potuto sanare questa irregolarità e non l’avrebbero fatto.

L’Impresa Fratelli Cava nella nota datata 14 marzo 2012 (pervenuta all’assessorato ai Lavori pubblici della Regione il 18 marzo 2012) confermava i requisiti di ammissibilità ai sensi dell’art. 4 del bando di concorso, “contrariamente al vero…”.

La Simea Srl nelle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà ambedue datate 22 marzo 2012 laddove affermava che “… continua a possedere gli stessi requisiti richiesti dall’art. 4 del bando…”. In sostanza, non avendo un requisito fondamentale per partecipare al bando, non avevano diritto ai finanziamenti. Questa è la tesi della procura di Catanzaro.

La chiave sta nelle società di fatto. Secondo la legge non hanno personalità giuridica. Ma in questo bando ci sono decine di altre irregolarità. Ancora più gravi.

LE SOCIETÀ DI FATTO

Una società viene definita “società di fatto” quando sorge in base ad un’intesa verbale o ad un semplice comportamento concludente dal quale emerga inequivocabilmente la volontà delle parti di costituire un rapporto sociale.

Vi è chi riconduce tra le società di fatto le società irregolari. In realtà i due fenomeni non vanno sovrapposti, ma, più correttamente, può affermarsi che la società di fatto è solo una delle tante manifestazioni di società irregolare, in quanto mentre in quest’ultima quello che manca è l’iscrizione nel registro delle imprese, quindi non vi è pubblicità dichiarativa, nelle società di fatto a mancare è l’atto costitutivo, ovverosia il documento necessario per procedere alla pubblicità.

Non essendo iscritta nel registro delle imprese, la società di fatto non gode di personalità giuridica ma solo di soggettività giuridica.

Avv. Valeria Zeppilli

Fonte: Le società di fatto
(www.StudioCataldi.it)