La “bomba” di Diamante: protagonisti e retroscena (di Saverio Di Giorno)

Era il 22 agosto del 2020, quindi poco meno di un anno fa, quando abbiamo pubblicato questo articolo di Saverio Di Giorno, che ci dava conto di quanto stava emergendo a Diamante, feudo incontrastato di Don Ernesto Magorno, sindaco e politico corrotto fino al midollo. Tra le tante vicende delle quali si parlava, c’era anche quella relativa alla gestione dei depuratori e ai rapporti con la ditta di Pasqualino De Summa. L’imprenditore proprio oggi è stato arrestato dal procuratore Bruni nell’ambito dell’operazione Archimede sugli appalti per la depurazione. Magorno, almeno per ora, non è coinvolto ma basta leggere l’articolo per capire che è impelagato fino al collo in questa e in tante altre vicende. 

di Saverio Di Giorno

È stata lanciata una “bomba”. Un video, anzi uno stralcio di video come si vedrà nel quale varie persone parlano dell’ambiente diamantese e più in particolare quello che gira intorno al suo attuale sindaco, il senatore Ernesto Magorno. Ipotesi di corruzione, collusione di procure, accuse di vicinanza a clan. C’è davvero di tutto ed è questo il punto: le schegge di questa bomba non rischiano solo di colpire Diamante, ma anche una serie di rappresentanti delle istituzioni che sulla zona hanno fatto il bello e il cattivo tempo. A lanciare queste accuse è soprattutto Savarese, ma anche altre persone.

Bisogna andare con ordine però perché per come abbiamo potuto approfondire, gli stralci apparsi sui social sono solo la punta dell’iceberg. Il profilo sul quale sono apparsi è quello di tale Girolamo Buonanno. È lui che registra e riprende i vari soggetti, tuttavia si riconosce la voce anche dell’avvocato Battista Greco ed è proprio l’avvocato a contestualizzarci la vicenda: siamo nel 2015/2016. All’epoca il signor Buonanno era suo assistito e raccolgono insieme alcune testimonianze. Buonanno era in contrasto con il Comune di Diamante e l’avvocato era già nel mezzo di un contrasto giudiziario con molti soggetti da diversi anni. Il rapporto tra l’avvocato e il suo assistito si rompe poi bruscamente per motivi che in parte esulano da questa vicenda e che potrebbero essere un’altra interessante storia. Il punto è che questi video restano dormienti per diversi anni fino a che oggi lo stesso Buonanno li dissotterra. Qualche ipotesi sul perché proprio ora in realtà si può fare, ma prima bisogna dire che in realtà proprio dormienti non sono stati.

Questi video, ci rivela l’avvocato Battista Greco, sono solo dei piccoli pezzetti: i filmati completi addirittura arrivano a qualche ora. L’avvocato ne ha mantenuto i file originali che una volta visionati sono davvero interessanti. Non solo, ma il loro contenuto è finito già all’interno di esposti e denunce fatti pervenire a varie procure: Salerno, Catanzaro, Paola. Sebbene Catanzaro ancora non abbia dato segno di interessamento, qualche indiscrezione dice che altre sedi però le abbiano acquisite. Quando tempo fa si scriveva che gli scaffali di molte procure erano piene di denunce, informative ed esposti dormienti come “mollichine” da seguire non si scherzava ed evidentemente qualcun altro ha deciso di tirarle fuori.

Ma cosa si dice in questi stralci? Le situazioni toccate sono diverse e anche molto dettagliate. Per quel che si capisce. Dallo scambio di voti (“5 voti buoni, 2000 euro un telefonino mi pare”) a ipotesi di favoreggiamento di ditte (“Di Summa è sempre stato favorito perché ha sempre pagato la tangente”…). Di Summa all’epoca aveva la gestione dei depuratori, ottenuta senza gara. Tutto già finito in alcuni procedimenti.

Ovviamente si arriva negli uffici del Comune (quello tecnico precisamente) e poi un passaggio direttamente su Magorno.

“Magorno le ha prese direttamente le mazzette, tu ne sei convinto?”

Risposta: “Non convinto, so realmente che a Saturnino lo ha prima spellato, lo ha spolpato e poi l’ha gettato…”. 

Questi sono soltanto alcuni passaggi salienti, ma in un altro stralcio si sentono altre persone, ora vicine al sindaco Magorno, chiamare in causa il defunto procuratore di Paola Giordano: “il primo delinquente è il procuratore di Paola”. In realtà si arriva ovunque, persino all’Accademia del peperoncino.

Nonostante, come riferito, queste vicende siano state denunciate, non risulta che qualcuno abbia poi deciso di approfondire delle accuse comunque molto pesanti. Le persone non sono poi state sentite. Perché nessuna verifica? In questo modo non si è data nemmeno la possibilità ai diretti interessati di difendersi e dire la loro; o meglio non nelle sedi opportune perché stando a quanto si legge in una memoria difensiva in nostro possesso firmata dal procuratore Greco queste registrazioni sono state consegnate sia al procuratore stesso, che al senatore Magorno.

Ma al di fuori di questioni strettamente giuridiche rimangono altri dubbi: come è stato possibile ricucire i rapporti con chi prima si esprimeva in questo modo? Questo forse resterà un mistero che per ora si può derubricare solo all’incredibile calderone che è ogni animo umano. Qualcos’altro invece è più chiaro: perché solo ora? Ci è stato fatto pervenire un documento nel quale l’avvocato incassa una vittoria giudiziaria nei confronti di alcuni dei soggetti del video e di altro. Come si diceva, i contrasti tra l’avvocato Battista Greco e molti di questi soggetti sono più che ventennali. Molti di loro cominciano a perdere pezzi e coperture e quindi non è strano che qualcuno voglia approfittare tatticamente della debolezza. È la ruota che gira: sono gli stessi metodi che si rivoltano contro. È probabile che al tramonto di una carriera politica, o anche professionale (perché sono diversi i soggetti all’interno di quel video) e quindi con la perdita di influenza le amicizie-utili, gli accordi e le promesse che si fanno non possono più essere mantenute e si rompe quel delicato equilibrio che ha oliato i meccanismi. Sono luoghi della coscienza che non conoscono perdono né dimenticanza.

Scrivevamo altrove che la Calabria e la provincia di Cosenza in particolare è piena di memorie dormienti. Ovunque, in più copie, tramite tante persone. È una terra dove molte persone camminano su strade lastricate di episodi, segreti e amicizie e se queste saltano si creano crepe profonde. Crepe di luce.