RadioAut, un viaggio nella scena musicale alternativa e di forte denuncia sociale

La musica diventa strumento principale di denuncia collettiva, per comunicare i disagi, gli stati d’animo, le speranze e le illusioni. Per comunicare, anche, le insoddisfazioni sociali che tutti subiscono e quasi tutti ignorano. Con quest’obiettivo è nato “Democrazia”, il primo lavoro discografico dei RadioAut, contenente dieci brani, prodotto dalla “Angrisano Produzioni”.

RadioAut è una band dub/reggae che nasce nel 2012 dalla volontà di cinque giovani calabresi, (Francesco Altomare, Francesco Muto, Nello Allegro, Pierangelo Perri, Elisabetta Perri) provenienti da generi e percorsi musicali differenti. Per dare vita, così, ad un ibrido tra le sonorità del rock british ’70 e la musica reggae con influenze elettroniche tipiche del filone dub, mettendo in musica, punti di vista comuni malgrado il diverso percorso musicale di ogni artista.

Questo disco – scrive il leader della band Altomare – è frutto dello stato di insoddisfazione sociale che tutti subiscono e quasi tutti ignorano. Siamo in un momento storico in cui riteniamo che, solo l’arte, quindi la musica, siano gli ultimi sistemi di comunicazione senza censura rimasti, quindi preferiamo dire la nostra sul precariato, sulla “non” democrazia, sulla questione palestinese e i continui abusi che questo popolo da anni subisce da uno stato arrogante e oppressore qual è Israele. E’ inutile continuare a parlare di difesa del territorio, lì avviene una vera e propria carneficina. Noi ci teniamo a prendere posizione su un tema importante come questo, proprio perché non ci riteniamo ignoranti. E il mio concetto di ignoranza riguarda proprio quel non assumersi la responsabilità di prendere una posizione.

Vogliamo dire la nostra sulle discriminazioni razziali, sull’ ipocrisia di una classe politica assoggettata alle mafie e ai poteri forti, sulla questione meridionale che dopo 154 anni ancora tenta di dimostrare come noi meridionali più che una risorsa, siamo visti come un problema da risolvere.

Nel disco vengono affrontati temi attuali come il disagio sociale, la pochezza politica, il dissenso verso tutto ciò che ha a che fare con caste, lobby, palazzi e poltrone. E’ evidente la volontà di risvegliare un popolo apatico, che oramai neanche ci prova più a fare la rivoluzione.

Nel 2013 incontrano artisticamente Luca Rota con il quale scrivono alcuni brani affrontando tali temi.

Il singolo “Democrazia” parteciperà all’edizione 2013 del contest “Musica contro le mafie”, classificandosi al 13 posto nel centro sud. Nell’inverno del 2013 i quattro giovani si chiudono in studio a scrivere e comporre quello che sarà il loro primo lavoro discografico. A giugno 2014 presentano il loro primo videoclip “Uscire”, nel quale è evidente la volontà di uscire da un sistema marcio che la società ha assorbito come una ferita mai curata.

A fine 2014 esce il loro terzo singolo “Sole tra le dita” che “rappresenta una denuncia forte – ha affermato Altomare – nei confronti della mala-informazione che giornalmente ci viene offerta dai media e dagli organi di stampa, una volontà di spingersi oltre ciò che ci viene proposto, impegnandoci per superare quelle barriere che rendono il mondo un luogo brutto e oppressivo. La nostra è una volontà di denuncia contro quell’oscurantismo che troppo spudoratamente ci viene proposto dai media nazionali e non solo, ci troviamo soggetti ad un totale stravolgimento della realtà, dove i fatti realmente accaduti ci vengono presentati in modo completamente inesatto”.