Reggio, la protesta in Piazza Duomo contro l’ultimo Dpcm

Gli imprenditori reggini non ci stanno e alzano la voce. Si sono ritrovati in Piazza Duomo a Reggio Calabria i commercianti, gli artigiani, le partite Iva, che non condividono le norme emesse dal Governo italiano con l’ultimo Dpcm. Tutti uniti per dar voce alla sofferenza dettata dalla crisi drammatica che con le chiusure forzate potrebbe abbattersi su tutto il Paese. Il messaggio lanciato è quello che non possono essere le piccole imprese locali a sobbarcarsi tutti i costi economici della crisi, sono piuttosto necessari ristori e agevolazioni per l’immediata ripartenza dei settori maggiormente colpiti. A tal proposito nei prossimi giorni si svolgerà un tavolo tecnico in Prefettura per la valutazione generale sui riflessi che queste difficoltà hanno generato sull’intera economia metropolitana.

Presente al sit-in, schierato al fianco degli imprenditori, anche il Sindaco Giuseppe Falcomatà: “mi trovo qui come testimone di una protesta pacifica, quindi voglio ringraziarvi per il modo in cui tutto è stato organizzato. Siamo orgogliosi perché nella nostra città il dissenso non sfocia in rabbia, Reggio Calabria dà prova di maturità. Chi resiste in questa città lo fa perché ne è innamorato. Come istituzioni dico che combattiamo una lotta comune, stiamo battendo i pugni sui tavoli nazionali a far sì che non siano gli imprenditori a pagare le conseguenze della crisi. Il popolo aspetta risposte concrete. Quello che c’è scritto sul decreto deve trasformarsi in realtà. Non molliamo”. La protesta è stata ovviamente pacifica e non ci sono stati momenti di disordine, tranne per qualche attimo in cui dei cittadini hanno provato ad intervenire nella manifestazione. Il tutto testimonia un momento di grande tensione che si vive anche all’interno della città calabrese dello Stretto, segno che si sta rischiando di tirare troppo la corda. Gli imprenditori sono stremati dalle limitazioni, il rischio di rivolte sociali non è da sottovalutare.