Unical, le assunzioni dei parenti non finiscono mai

Maggiolini e Crisci

L’Università della Calabria continua a collezionare scandali quotidianamente. Non farebbe notizia un ulteriore concorso pilotato sotto la gestione del rettore Gino Crisci. Tuttavia, quanto successo presso il Dipartimento di Farmacia e Scienza della Salute e della Nutrizione merita particolare attenzione. Il reclutamento di Rosamaria Lappano come ricercatrice di tipo B nel settore scientifico disciplinare MED/04-Patologia Generale (con promozione automatica a professore associato nel 2021) costituisce un’infrazione molto grave al codice Etico d’Ateneo e alla legge Gelmini 240/2010, senza precedenti in ambito nazionale.

http://www.unical.it/portale/portalmedia/bandi/2018-08/DR1222_3ago2018_ApprovazioneAtti_06A2_MED04.pdf

http://www.unical.it/portale/portalmedia/bandi/2018-08/Giudizi%2006A2_MED04.pdf

Come dimostrato dall’elenco nel documento al seguente link (vedasi n. 7):

http://www.unical.it/portale/portalmedia/2017-05/Ammissione%20Provvisoria%20Scuola%20Estiva6.pdf

la dott.ssa Rosamaria Lappano è la madre del figlio di Marcello Maggiolini, ordinario dello stesso Dipartimento e dello stesso settore scientifico MED/04, nonché Consigliere d’Amministrazione dell’Università della Calabria.

La legge Gelmini 240/2010 prevede che ai concorsi universitari “ non possono partecipare coloro che abbiano un grado di parentela o di affinità, fino al quarto grado compreso, con un professore appartenente al dipartimento o alla struttura che effettua la chiamata ovvero con il rettore, il direttore generale o un componente del consiglio di amministrazione dell’ateneo” http://www.camera.it/parlam/leggi/10240l.htm

Quindi, nel caso di Marcello Maggiolini ci sarebbero ben due condizioni di conflitto d’interesse: professore ordinario del settore nello stesso dipartimento e consigliere d’amministrazione. Per maggior precisione, ovviamente tale divieto non considera se ci sia coniugio oppure convivenza. Infatti, il Codice Etico d’Ateneo prevede che (art. 6, comma 2): “Ricorre nepotismo quando un qualsiasi componente dell’Università, direttamente o indirettamente utilizzi la propria autorevolezza o capacità di persuasione per (…) l’assunzione, a vantaggio di figli, familiari o conviventi, compresi gli affini.”

http://www.unical.it/portale/portalmedia/2012-01/Codice%20Etico%20%20di%20Ateneo%20_S.A.%20del%2010%20giugno%202011_.pdf

Dunque, anche semplicemente la richiesta di un bando (dal semplice assegno di ricerca sino ad una posizione da professore) in un settore da parte di un componente del consiglio di dipartimento con parenti o congiunti che poi sono risultati vincitori della posizione sarebbe sanzionabile. Tale divieto ovviamente è riportato anche nel bando del concorso vinto da Rosamaria Lappano.

http://www.unical.it/portale/portalmedia/bandi/2018-05/DR%20700_11mag2018_Bando_2RTD_tipo%20B.pdf

Ancora una volta, l’Università della Calabria chiude un occhio senza tenere in alcun conto le normative. Su tale questione si è discusso molto in ambito nazionale, arrivando anche a una delibera dell’ente a carattere consultivo denominato CODAU.

http://www.codau.it/sites/default/files/allegati_ufficio_studi/incandidabilita_professori_art._18.pdf

Sulla questione se moglie e marito o conviventi siano parenti hanno dibattuto anche quotidiani nazionali, arrivando ovviamente alla conclusione affermativa:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/02/universita-docenti-sposati-vittime-del-rigore-di-facciata-sui-concorsi-io-e-mia-moglie-costretti-cambiare-mestiere/3888551/

https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2018/12/16/news/due_cuori_e_una_cattedra_il_gioco_delle_coppie_all_ateneo_di_firenze-214430628/

Tuttavia, è inevitabile richiedere che il fascicolo sul caso Lappano-Maggiolini venga discusso al Ministero in maniera trasparente e senza reticenze, ma ovviamente la soluzione del Consiglio d’Amministrazione sarà ancora una volta di non trasmettere la documentazione a Roma per evitare problemi al parente di turno.

Con Marcello Maggiolini, sono quattro i consiglieri d’amministrazione che hanno assunto parenti o stretti collaboratori che ora hanno un ruolo addirittura da professore associato. Riassumendo, il prorettore Luigino Filice ha assunto (prima da ricercatore e ora da professore associato) al DIMEG Francesco Gagliardi richiedendo il bando in Consiglio d’Amministrazione auto-dichiarando il suo settore come prioritario per esigenze di didattica e di ricerca, nonché entrando nella commissione sebbene sia coautore di oltre il 68% delle pubblicazioni (sopra il 50% da normativa dovrebbe scattare astensione obbligatoria dai lavori).

http://www.unical.it/portale/portalmedia/bandi/2015-12/DR1947_10dic2015_NominaCOMMISSIONI_RicTD_B.pdf

http://www.unical.it/portale/portalmedia/bandi/2016-01/ApprovazioniAtti%20e%20Giudizi1.zip

Il consigliere d’Amministrazione Pierluigi Veltri ha assunto come professore associato a Fisica il suo collaboratore Sergio Servidio (marito della ricercatrice del suo stesso Dipartimento Antonella Greco, genero del capo storico dell’Ufficio Tecnico dell’Unical Renato Greco e cognato dell’avv. Greco dell’Avvocatura d’Ateneo) sebbene sia un suo coautore nelle pubblicazioni, grazie allo stesso meccanismo di auto-dichiarazione da parte del consigliere d’amministrazione di sofferenza didattica ed esigenza di ricerca nel suo settore. Non è possibile controllare se la sig.ra Antonella Greco abbia partecipato attivamente alla chiamata del marito (basterebbe la sua presenza nei consigli di dipartimento di richiesta del bando e di successiva chiamata) solo perché il Dipartimento di Fisica non rende visibili i verbali.

Inoltre, Pierluigi Veltri non ha ancora chiarito che fine abbiano fatto i documenti relativi al contratto del figlio Alessandro misteriosamente non trasmessi al Ministero per i doverosi controlli.

http://www.iacchite.com/unical-lo-strano-caso-dei-parenti-assunti-nascosto/

Infine, Guerino D’Ignazio quando era prorettore ha assunto la sua collaboratrice Anna Margherita Russo nel suo dipartimento DISCAG, sebbene abbia criticato molto aspramente il rettore e i suoi ex colleghi di Consiglio d’Amministrazione. Tuttavia, per D’Ignazio è molto più pregnante il caso della strana posizione della moglie Carmen Argondizzo, di cui Iacchite’ si è più volte occupato

http://www.iacchite.com/unical-le-mille-avventure-di-carmencita-senza-caballero/

Ricordiamo che Marcello Maggiolini fu lo sfidante di Crisci. Si riteneva che la sua presenza in Consiglio d’Amministrazione avrebbe portato ad un’azione di controllo molto rigorosa, ma misteriosamente Maggiolini non sollevò mai una critica a Crisci, diventandone un silenzioso ma affidabile sodale, ora ricompensato abbondantemente con la chiamata di Rosamaria Lappano.

Nel frattempo, l’Università della Calabria ha praticamente deciso di abbandonare al suo destino i ricercatori abilitati che sono stati allegramente superati da amici e parenti dei consiglieri d’amministrazione, sebbene molti ricercatori a tempo indeterminato siano addirittura abilitati da professori ordinari.

Il campus di Arcavacata sonnecchia nell’attesa che finisca il regno di Crisci. Solo e soltanto gli studenti hanno richiesto d’urgenza una riunione degli organi collegiali presentando una coraggiosa mozione di sfiducia per cercare di risparmiare altri sei mesi d’agonia. Tuttavia, non è interesse di nessuno arrivare a rotture troppo forti ed è scontato che Crisci possa finire serenamente la sua opera demolitoria della reputazione e della dignità dell’Università della Calabria, con l’instancabile collaborazione del Consiglio d’Amministrazione che continua a prendere gettoni di presenza ed indennità per fare i propri interessi personali e familiari.