Alta velocità Cosenza-Paola: l’esposto dei cittadini che si oppongono al progetto e chiedono risposte (che non arrivano)

Coordinatore Dibattito Pubblico

Linea Cosenza-Paola/ S. Lucido

Roberto Zucchetti

Regione Calabria

Presidente

Cittadella Regionale

Viale Europa, Località Germaneto 88100 – Catanzaro

Comune di Montalto Uffugo

Sindaco

Piazza Municipio – 87046 Montalto Uffugo (CS)

OGGETTO: Nuova linea Paola Cosenza – Dissenso ed opposizione ipotesi progettuale

I sottoscritti interessati dal progetto di fattibilità della nuova linea Paola-Cosenza con la presente propongono ferma opposizione al progetto di fattibilità per i motivi sotto elencati e pretendono risposte ai quesiti proposti:

1)  Il progetto proposto e di cui  trattasi viene denominato come “LINEA COSENZA – PAOLA / S. LUCIDO / NUOVA LINEA AV SALERNO – REGGIO CALABRIA / RADDOPPIO COSENZA – PAOLA / S. LUCIDO.  Bene nella lingua Italiana Raddoppio  SIGNIFICA AGGIUNTA DI UN NUOVO BINARIO . Il progetto presentato si riferisce ad una nuova linea a doppio binario con due nuove gallerie poste a 60 metri dalla galleria esistente.

Lo stesso progetto riporta ancora il tracciato affiancato all’autostrada, anche se il tracciato, ormai cosa risaputa ed ammessa dalla società commissionaria RFI, è stato modificato e ridimensionato.

E’ CORRETTO SIA LEGALMENTE CHE PROCEDURALMENTE CONTINUARE A DISCUTERE DI UN PROGETTO ORMAI MODIFICATO SIA NELL’OGGETTO CHE NEL TRACCIATO?

ESISTONO I PRESUPPOSTI DI LEGITTIMITA PER IL PROSEGUO DELLA PROCEDURA?

2)  Il progetto modificato e depositato nel mese di luglio rispetto a quello iniziale del mese di febbraio viene amplificato e di seguito si riportano a solo titolo di esempio un paio di casi;

-la rete stradale viene moltiplicata, creando un grosso impatto sulla zona che si ricorda fa parte di zona SIC, mediante una mega rotatoria ed una mega parabolica degna di un raccordo autostradale. A tal proposito occorre informare i progettisti che nel comune di Montalto Uffugo sono state realizzate n° due rotonde entrambe interessanti la S.S. 19 di tipologia compatta che regolarizzano egregiamente sia  il traffico pesante delle zone industriali di Rende e Montalto U. che il traffico l’intenso traffico leggero;

– viene previsto un canale raccolta acque della larghezza di metri 8,85 del quale non si capisce l’utilità, anche perchè l’unico canale esistente, (attualmente a fiano del distributore carburanti) , è costituito da un tubo interrato del diametro di 80 cm. ;

-la rete viaria prevede n° 3 strade, alle quali dovranno aggiungersi le comunicazioni provvisorie in fase di cantierizzazione,  creano e creeranno notevoli danni ai proprietari terrieri con oltretutto un grande impatto ambientale alla zona che si ricorda fa parte  del piano SIC;

 Progetto di febbraio.

Progetto di Luglio.

Canale in progetto.

A tal proposito considerato che l’esproprio per pubblica utilità secondo la Legislazione Italiana ed Europea recita:

-L’espropriazione per Pubbilca Utilità deve avvenire limitatamente all’uso strettamente necessario alla effettiva necessità per  causa di pubblico interesse legalmente dichiarata, limitando i danni all’ambiente ed ai proprietari espropriati salvaguardando gli interessi di tutti e non danneggiando gli altri nell’interesse di alcuni.

-L’espropriazione non deve essere assimilata ad una vendita forzata.

E’ CORRETTO  AVER AMPLIFICATO IL PROGETTO IN MODO ABNORME  E SPROPORZIONATO ALL’EFFETTIVA NECESSITA’ SENZA CONSIDERARE I DANNI SIA ALL’AMBIENTE CHE AI PROPRIETARI?

E’ CORRETTO SALVAGUARDARE ALCUNI INTERESSI  TRASLANDO LA STRADA VERSO LA ZONA DI SALVAGUARDIA  PAI E PGRA E PREVEDENDO LA COSTRUZIONE DI UN MURO A PROTEZIONE DELLA STESSA – PER COME AFFERMATO DAL RAPPRESENTANTE ITALFER DURANTE IL DIBATTITO PUBBLICO?

3) Il progetto iniziale per il raddoppio della linea Paola-Cosenza, risalente all’anno 2012,  prevedeva una seconda galleria affiancata all’esistente  per eliminare i problemi relativi alla sicurezza ferroviaria e prevedeva la costruzione della linea  senza nessuna demolizione di manufatti ma interessando la strada di collegamento con san Vincenzo La Costa.

PERCHE’ NON SI E’ PORTATO AVANTI L’ORIGINARIO PROGETTO CON VIABILITA’ PREVISTA IN PROLUNGAMENTO ALL’ATTUALE VIA SANT’ANNA ED ALTRA VIABILITA’ A SUD MAGARI INTERESSANTO SOLO LE CORTI DEI FABBRICATI ESISTENTI?    

4)  Durante il Dibattito Pubblico si è notata la mancata  volontà da parte dei rappresentanti di Italfer ad ascoltare e spiegare le scelte fatte in fase progettuale, in effetti ad ogni domanda con arroganza difendevano la scelta fatta non essendo inclini ad ascoltare nessuna soluzione alternativa, addirittura arrivando allo scontro con i rappresentanti degli Uffici Comunali. Per come evidenziato in sede di dibattito il progetto, nell’eventualità della sua realizzazione, può e deve essere modificato con spostamento sia  verso Nord che verso Sud prevedendo solo qualche demolizione interferente e a tal proposito si respingono al mittente le palesate interferenze con il tracciato attuale della linea, ricordando a lor Signori progettisti le opere realizzate nelle grandi metropoli sia Italiane che Mondiali. Tra l’altro la linea Paola Cosenza è stata chiusa al traffico recentemente per consentire i rilievi geologici figuriamoci se può essere chiusa per il varo di qualche scambio.

Inoltre in sede di dibattito pubblico non è piaciuta l’affermazione del referente Italfer riguardo gli espropri “MI PORTI UN ATTO REGISTRATO OVE SI EVINCE IL PREZZO PAGATO IN 40 EURO AL METRO QUADRO ED IO VI PAGHERO’ 40 EURO” . Orbene il Signore non è nessuno per poter offendere con tali affermazioni “VI PAGHERO’,  anzi occorre preparare il soggetto alla relazioni civili e far capire il suo ruolo in quella sede istituzionale. Detto ciò si ricorda che in fase eventuale di indennizzo per esproprio, la Giurisprudenza, i Trattati, la Letteratura è abbastanza ampia e comunque sempre  concorde sulla corretta valutazione delle indennità che deve essere rapportata allo effettivo stato di fatto luoghi ed alla effettiva consistenza.

Si riportano di seguito solo  alcuni punti inderogabili in sede di esproprio:

La Corte Costituzionale in più occasioni (sent. n. 216/1990, n. 173/1991, n. 138/1993) ha precisato che l’indennizzo deve essere serio, congruo ed adeguato.

L’art. 834 c.c. stabilisce che «nessuno può essere privato in tutto o in parte dei beni di sua proprietà, se non per causa di pubblico interesse legalmente dichiarata, e contro il pagamento di una giusta indennità».A seguito dei principi enunciati dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, fatti propri dal legislatore italiano, in linea generale l’indennità di esproprio non deve discostarsi dal valore venale (ossia dal valore di mercato) del bene espropriato.

– L’espropriazione di fabbricati, soprattutto quando si tratta di quelli di abitazione, è sicuramente l’ipotesi più grave di esproprio che può colpire un privato e pertanto, da sempre, è stato riconosciuto dal legislatore un indennizzo al valore venale. Ovviamente le opere abusive non sanabili non possono essere in alcun modo indennizzate.

Alla luce di quanto sopra riportato, e pur riconoscendo l’utilità del solo raddoppio della linea Paola-Cosenza si propone forte opposizione al progetto cosi come presentato e si chiede in alternativa la redazione di progetto adeguato alla funzionalità necessaria,  e non prevedendo demolizione di fabbricati residenziali a norma di Legge edificati.

Gallicchio Floriana                     

Belmonte Giuseppe               

Pettinato Brunella

De Luca  Lucia                           

De Luca Francesco               

Godino Giuseppe     

Russo Annina                            

Gallucci Francesco                

Russo Francesco

Belmonte Simona                       

Russo Giuseppina                 

Russo Santina

Magliarella Carmine                   

Barilà Rosario                       

Russo Immacolatina