Fantaelezioni (di Marco Travaglio)

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Da quando l’informazione, anziché raccontare i fatti (vasto programma), s’è messa in testa di determinarli, siamo alluvionati da profezie autoavveranti che non si avverano mai. Ricordate gli italiani tutti che, dall’Alpi al Lilibeo, imploravano Draghi di restare pavesati con la sua leggendaria Agenda? Ora dai sondaggi si scopre che chi gli ha negato la fiducia (M5S e destre) avanza, mentre Letta, Calenda e Renzi, vedovi inconsolabili del Migliore, arrancano e l’Agenda Draghi, rimasta invenduta, viene ritirata dalle cartolerie. Che le cose per Letta&C. non vadano come lorsignori speravano lo si capisce dai trucchetti sfoderati dai media di regime per tenerli in vita artificialmente. La Meloni allunga il vantaggio sul Pd? Per non dire che i dem sono secondi, Rep s’inventa lo strepitoso titolo: “Sondaggi, la corsa del Pd ad essere il primo partito”. E, armato di respiratori da terapia intensiva e sondini nasogastrici, si fa avanti pure Bruno Vespa: il 22 settembre, tre giorni prima delle elezioni, Porta a Porta ospiterà un faccia a faccia fra Meloni e Letta. Una truffa da magliari per accreditare l’idea che la corsa alle urne sia riservata alle due ammucchiate di centrodestra e centrosinistra, e il voto di chi volesse sottrarsi all’alternativa fra peste e colera sia inutile.

Purtroppo il ricatto del “voto utile” non sta funzionando, vista la distanza abissale fra il centrodestra unito e il centrosinistra che ha astutamente rinunciato sia ai voti dei 5Stelle, proprio per questo in crescita, sia a quelli del centro. Così l’insetto portaportese si rende utile come può, col plastico del finto bipolarismo Meloni-Letta che esiste solo nei sogni del Nazareno: chi arriverà primo, secondo, terzo ecc. lo decideranno gli elettori il 25 settembre, non Meloni, Letta e Vespa tre giorni prima. Su questo – cosa ci tocca dire – hanno ragione Calenda e Renzi a protestare con la Rai. Ma, nel farlo, si definiscono “terzo polo”, come fa la stampa di regime: peccato che i sondaggi diano come terzo polo i 5Stelle e il Centro quarto e ultimo. Del resto sono proprio Calenda e Renzi gli autori della più comica profezia autoavverante: la destra vince e va al governo, ma subito litiga o viene abbattuta da una provvidenziale manina europea (un’ingerenza straniera buona e giusta, diversamente da quelle russe) e Draghi rinasce dalle sue ceneri con la “maggioranza Ursula”. Cioè con i partiti che nel 2019 elessero von der Leyen capo della Commissione Ue: Pd, M5S (ma lo sanno che c’erano pure i 5Stelle?), FI e ovviamente loro, i profeti Renzi e Calenda (che però erano entrambi nel Pd). Resta un piccolo dettaglio: la maggioranza Ursula non avrebbe la maggioranza. Ma nessuno lo scrive: quella sarebbe aritmetica, mica informazione.