Amantea, ispezione dei carabinieri dei Nas nel Centro Radiologico di Citrigno. Ora tocca a Bruni e Zuccatelli

Pierino Citrigno

La squallida e spregiudicata operazione con la quale l’imprenditore Pietro Citrigno, per gli amici don Pierino, vorrebbe aprire un altro Centro Radiologico ad Amantea con l’avallo dell’Asp di Cosenza (che ha già “licenziato” l’apposita delibera), inizia a vacillare. Lo sputtanamento sulle pagine di Iacchite’ ha fatto piombare tutto il management dell’Asp in un profondo imbarazzo (http://www.iacchite.blog/amantea-sanita-privata-il-servo-zuccatelli-regala-a-don-pierino-unaltra-gallina-dalle-uova-doro/). E finalmente sono arrivate anche le contromisure da parte dello stato.

I carabinieri dei Nas, insieme a quelli di Amantea, hanno effettuato un tragicomico sopralluogo-ispezione nella struttura individuata da Citrigno per il suo nuovo business e non hanno potuto fare altro che documentare come i lavori siano tutt’altro che terminati e hanno redatto una relazione già inviata al procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni.

Il primo ad allarmarsi – dopo la frittata della firma della delibera -, del resto, era stato proprio il commissario mandato da Bersani, il cesenate Giuseppe Zuccatelli, che è stato preso per i fondelli soprattutto dal suo referente calabrese, il noto faccendiere Nico Stumpo. Fonti vicine all’Asp informavano già da alcuni giorni che Zuccatelli si era rapportato con i carabinieri dei Nas e aveva cercato di ricostruire tutto l’iter dell’incredibile vicenda. Zuccatelli avrebbe preso soltanto atto – consigliato malissimo dai servi sciocchi di Bersani – della situazione ma il tutto però sarebbe stato autorizzato daò commissario Cotticelli a maggio 2019 quando era ancora in carica il governo gialloverde. E adesso è pronto a fare marcia indietro: in primo luogo con il sopralluogo dei Nas e in seconda battuta, secondo quanto si è appreso, revocando in autotutela la delibera del 30 marzo. La lieta novella potrebbe arrivare già in giornata. 

Chissà se la revoca della delibera avrà il “potere” di fare intervenire i consiglieri regionali del Pd al momento “paralizzati” da un attacco di “coniglite acuta” perché temono che il potente imprenditore condannato per usura possa fargliela “pagare”…

Il fatto è che più ore passano e più questa operazione rivela situazioni indecenti. Amantea, come si sa, è un feudo della coppia diabolica della politica calabrese, Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio. Come tutti sanno, sono stati loro, con l’avallo del corrottissimo Franco La Rupa, a sistemare nel ruolo di sindaco Mario Pizzino, oggi messo fuorigioco dal sacrosanto scioglimento per mafia del Consiglio comunale di Amantea. E c’è lo zampino di Pizzino anche in questa vicenda del Centro Radiologico.

I locali all’interno dei quali don Pierino Citrigno vorrebbe aprire la sua nuova gallina dalle uova d’oro ad Amantea sono addirittura di proprietà della moglie dell’ex sindaco, tale Maria Carmela Alfano. Il Comune di Amantea, quando ancora era in mano a Pizzino, ha provveduto ad acquistare persino il materiale per il rifacimento dei marciapiedi vicino ai locali (basta guardare la foto di copertina). Tanto per farvi capire: il Comune ha finanziato con i suoi soldi l’acquisto di materiale, peraltro presso la stessa famiglia del sindaco (sic!) per rifare un pezzo di marciapiede che interessa solo don Pierino e i suoi affiliati. E – non ancora contento – ha anche sciorinato un fantastico permesso per l’attività del famigerato Gruppo Citrigno sui locali di proprietà… della moglie del sindaco. Roba che la Repubblica delle Banane al confronto è una sciocchezza! O conflitti di interesse a ‘na lira come direbbero a Cusenza…

E non è finita qui, perché anche l’autorizzazione sanitaria per questo nuovo Centro Radiologico è un imbroglio bello e buono perché non c’erano in alcun modo i numeri del fabbisogno per dare ancora un’altra autorizzazione a questo avvoltoio senza scrupoli. Il tutto “condito” dall’investitura di un altro soggetto borderline, l’inquisito Rocco Giusta, già trombato alle Regionali e candidato per la lista civica della capra Santelli, per il ruolo di prossimo sindaco di Amantea.

FOTO TIRRENO NEWS

In tutto questo casino – ne siamo sicuri – il procuratore di Paola Pierpaolo Bruni non se ne starà certo con le mani in mano, e anche la procura non solo ha aperto gli occhi ma sarebbe sul punto di intervenire. Insomma, per don Pierino non si prevedono giorni spensierati per accumulare ancora denari ma parecchi ostacoli per la sua squallida e merdosa sete di potere e di denaro. Il progetto di Citrigno, che avrebbe voluto approfittare della pandemia per arricchirsi ancora di più sulla pelle dei calabresi onesti, sta per andare a gambe all’aria nonostante l’incredibile tentativo di ingraziarsi il commissario attraverso il “dono” (sic!) di una Tac mobile all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Una manovra vergognosa che avevano capito anche i bambini. Speriamo di aggiornarvi presto con altre buone notizie.