Asp Cosenza. Il piano di Occhiuto, Potestio e Caputo per mettere le mani sui budget con Antonello Graziano commissario

Antonio Graziano era balzato alla ribalta delle cronache calabresi all’inizio del 2019 perché era stato nominato nuovo commissario straordinario dell’Asp di Crotone. La nomina era arrivata su decreto della giunta regionale della Calabria allora guidata da Mario Oliverio. Detto “Antonello”, Graziano è un dirigente medico rossanese di 61 anni, attualmente direttore ad interim del distretto sanitario “Jonio-Nord” dopo avere ricoperto l’incarico di direttore del distretto sanitario “Jonio Sud” dal 2006 al 2011. Si era presentato alle elezioni regionali del 2014 concorrendo alla carica di consigliere nella lista “Oliverio Presidente”, quando attenne un buon risultato (3.056 preferenze) ma senza essere eletto ed è stato anche candidato (sconfitto) alla carica di sindaco di Rossano nel 2011.

Antonello Graziano, inoltre, è stato assessore provinciale con Oliverio ma ben pochi se lo ricordano perché nessuno l’ha mai visto realizzare qualcosa di concreto. Che mestiere fa? Beh, come la stragrande maggioranza dei Graziano, la cui dinastia è meglio nota a Corigliano-Rossano con il nomignolo di “Strafalaria” (un po’ spacconi un po’ puzza sotto al naso, un mix fenomenale), lavora all’Asp: il 15 gennaio 2019, come accennavamo, era stato addirittura nominato da Palla Palla commissario all’Asp di Crotone prima che arrivasse il Governo Conte (1) e prendesse tutti a calci nel sedere. Ma Antonello è stato anche capodistretto e nella commissione per le invalidità civili. Postazione privilegiata per qualsiasi politico.

Quindi, dopo il nuovo commissariamento dell’Asp, l’ex Commissario di Crotone che fa?
Il dr. Antonio Graziano, per gli amici Antonello, di Rossano, che per qualche anno era stato Direttore della Struttura Complessa rappresentata dal distretto sanitario “Jonio Sud”, è stato nominato Direttore “ad interim” del distretto sanitario “Jonio Nord” nel quale, come è noto, sono comprese le aree degli ex distretti sanitari di Corigliano e di Trebisacce e abbraccia tutta la vasta area dell’Alto Jonio e della Sibaritide che va da Corigliano a Rocca Imperiale, compreso il Comune di Cassano Jonio e, proprio a ragione della vastità dell’area, ha una direzione decentrata con una sede operativa a Corigliano e una a Trebisacce. Era stato così colmato il vuoto di dirigenza determinato dal pensionamento, dal 1° dicembre 2020, del dr. Giovambattista Genova che, succeduto al dr. Nicola Tridico di Rossano, ha diretto il Distretto “Jonio-Nord” negli ultimi anni. Ma si trattava di una nomina “parcheggio”, giunta tra l’altro dopo la clamorosa cacciata (a calci nel sedere, ribadiamo) dall’Asp di Crotone. E dunque Antonello Graziano della schiatta degli “Strafalaria” meditava da tempo la riscossa e quindi voleva una poltrona a tutti i costi.

Si narra che quando la ormai defunta Jole Santelli fece fare i colloqui per direttori generali, lui fu bocciato, ma poi clamorosamente riammesso con sentenza del Tar (dove gli amici degli amici non mancano mai).

Ma nonostante tutto alle ultime elezioni regionali, quelle vinte da Robertino Occhiuto, ha votato e fatto votare Pierluigi Caputo, tra gli elementi più squallidi e viscidi del clan dei cazzari e dei parassiti, che di conseguenza ha dovuto pagare pegno e ricambiare il suo sostegno elettorale.

Prima lo ha fatto nominare come consulente al Dipartimento Salute della Regione dove “mister pendolo” riceve i suoi followers, amici, clienti o come meglio volete chiamarli, due giorni a settimana.

Ma a quel punto Graziano, con il sostegno del clan Occhiuto, aveva la strada spianata per la scalata all’Asp di Cosenza, dove ormai il tempo del patetico commissario La Regina in quota Gentiloni era finito… E all’Asp di Cosenza la paranza massomafiosa vuole una pedina più affidabile di un semplice utile idiota come La Regina. E cos’ Antonello Graziano della dinastia degli “Strafalaria” è diventato commissario dell’Asp di Cosenza in quota Robertino il parassita.

Perché tutti sanno qual è il “credo” della cordata degli Occhiuto, di Carmine Potestio (referente massomafioso numero uno) e di Caputo. Il consigliere regionale non è altro che quello che fu Ciancimino per i corleonesi: insomma Caputo sta a Ciancimino, come Potestio sta ai corleonesi, tanto per essere chiari. E Robertino, vi starete chiedendo? Beh, lui non è altro che Totò Cuffaro, con rispetto e decenza parlando, tanto la matrice politica è sempre quella della vecchia Democrazia Cristiana convertita alla mafiosità di Berlusconi.

Graziano, dunque, “conquista” l’Asp di Cosenza, o meglio Caputo “conquista” l’Asp di Cosenza, o meglio ancora Potestio mette le mani sull’Asp di Cosenza per aumentare i budget del loro impero sanitario a Cosenza ma anche nella “filiale” di Corigliano-Rossano e secondo loro non ce lo faranno scoprire mai perché i budget sono riservati e non vengono pubblicati… Caro Robertino, ma davvero pensi di essere il più furbo e che tutti gli altri o sono stupidi o hanno l’anello al naso?