Bar Villa Vecchia, sfratto rinviato di 10 giorni ma i “signorotti” del Castello hanno fretta

Il gestore del bar della Villa Vecchia è ancora al suo posto.

Lo sfratto annunciato per ieri mattina dal sindaco Occhiuto ed affidato per l’esecuzione alla polizia municipale di Cosenza non è stato eseguito. Se ne riparlerà tra dieci giorni.

E’ del tutto evidente che il can can mediatico provocato dalla lettera del gestore del bar che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi, avrà consigliato ad Occhiuto di lasciar perdere, almeno per ora, e di non andare al braccio di ferro nei confronti di un signore che sta lì da 38 anni e che, a differenza di quanto dice lui (ma tutti a Cosenza sanno quanto sia cazzaro il sindaco), è benvoluto e stimato da tutti.

bar Sulle pareti del bar ci sono decine e decine di attestati di simpatia e di affetto degli avventori del bar, tra i quali moltissimi studenti, ma se proprio questo non bastasse, ieri mattina all’orario dello sfratto, c’erano almeno una ventina di persone residenti in zona che hanno messo in atto una sorta di “cordone umano” per impedire ai vigili di notificare il provvedimento.

Dieci giorni, dunque, che magari serviranno a trovare una mediazione tra il sindaco ed il gestore del bar, che non può essere buttato via così, come se niente fosse. Vengono in mente altre azioni del genere di Occhiuto, come per esempio quella della rimozione coatta della signora che aveva il chiosco alla Riforma. Quel chiosco che dava fastidio ad un altro dei signorotti della città, Gianfranco Scarpelli.

Ora il bar della Villa Vecchia, come abbiamo facilmente appurato, dà fastidio ai signorotti della Svevo Srl, tali Pietro Pietramala, Giampaolo Calabrese e Maurizio Aiello ovvero quelli che hanno “occupato” il Castello Svevo e lo gestiscono come se fosse un bene di loro assoluta proprietà e non il simbolo della città di Cosenza.

Sono loro che dovranno subentrare al gestore del bar ed hanno anche una certa fretta. Sembra che nella convenzione con la quale Occhiuto ha consegnato loro le chiavi del Castello, siano comprese anche le gestioni del bar del Cinema Italia e, appunto, della Villa Vecchia.

confe-castelloE’ triste il destino della nostra città, ormai completamente in mano a questa gentaglia che si appropria di tutto con un’arroganza ed una protervia che non hanno precedenti.

Il gestore del bar della Villa Vecchia sa bene di avere i giorni contati ma ci tiene a farci vedere che cura il locale come meglio non potrebbe e non può fare a meno di farci notare il pessimo stato dei bagni pubblici che dovrebbero essere puliti dal Comune e che invece sono ridotti a latrine. Ma forse anche nel settore delle pulizie ci sono grandi manovre. Qualcuno ci fa notare, per esempio, che all’Auditorium del Liceo Classico pare che Occhiuto abbia dato tutto in mano a quello stesso Pietramala socio della Svevo srl. Così, tanto per far capire chi comanda.

Il centro storico ormai è diventato territorio del cazzaro, il suo quartier generale e chi osa fiatare o lamentarsi, viene severamente punito. Niente da fare: qui a Cosenza Vecchia siamo alla dittatura totale, mancano solo i manganelli e l’olio di ricino ma ben presto arriveranno anche quelli.