Belvedere, clinica Tricarico: nominato il nuovo Commissario dopo gli anni del “sistema Caldiero”

Il Tribunale di Paola ha proceduto alla sostituzione di Fernando Caldiero nominando nuovo Commissario Giudiziale nel concordato preventivo dell’Istituto Ninetta Rosano srl (ovvero la clinica Tricarico di Belvedere) il dottore Giuseppe Castellano, che come il suo collega, avvocato Pasquale Di Martino, arriva da Napoli. A tale proposito ci sarebbe da discutere proprio per il fatto che il Tribunale abbia deciso di ricorrere a nomine di professionisti a questo punto totalmente esterni al proprio circondario, addirittura provenienti da altre regioni, in questo caso dalla vicina Campania da dove proviene anche il Giudice Delegato.

Certamente una così drastica inversione di tendenza era difficile da prevedere per la proprietà Tricarico e il dottore Fernando Caldiero, anche perché le più importanti procedure fallimentari, le nomine quali commissario e liquidatore ed ogni altra attività similare, avevano sempre visto protagonista il solito Fernando Caldiero affiancato dai soliti professionisti che lo hanno fin qui accompagnato.

Il primo nome corrisponde a suo cognato Vincenzo Caridi, proprio il legale incaricato dall’Istituto Ninetta Rosano srl a predisporre e presentare in data 24/12/2010 e presso il Tribunale di Paola, il ricorso per la ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis legge fallimentare di cui ci siamo già interessati.

Di Fernando Caldiero e di suo cognato, colpisce la puntualità con la quale quest’ultimo viene a svolgere attività di difensore in vari procedimenti ove risulta nominato il dott. Fernando Caldiero, persino presso la Suprema Corte di Cassazione a seguito di ricorso n. 15572-2013 proposto contro la curatela del fallimento Società Finanziaria Sviluppo Commerciale spa – Eurofin, in persona del Curatore Fernando Caldiero, oltre che in occasione del fallimento della Fondazione Istituto Papa Giovanni XXIII n. 7/2009 del Tribunale di Paola (curatore fallimentare sempre Fernando Caldiero) in cui il puntuale incarico di difensore legale dello stesso curatore Fernando Caldiero è toccato sempre a suo cognato Vincenzo Caridi, pagato con bonifico bancario  in data 30/8/2013 e per un importo di € 10.035,86, in anticipo rispetto all’erogazione di una somma pari ad € 106.880,00 a titolo di uno dei tanti  acconti pagato in data 2 gennaio 2014, da Fernando Caldiero a se stesso, a mezzo mandato n. 67 2012 della Banca Nuova spa Agenzia di Cetraro, c/c 826/57/275357, a parziale storno di una maggiore somma liquidata dal Giudice.

Ma il 2013 è l’anno in cui gli intrecci tra i Tricarico, Caldiero e Caridi, trovano l’ennesima conferma nel fallimento n. 15/2013 quando l’avvocato Caridi viene inizialmente nominato curatore insieme al Giudice Delegato dott. Virgilio Notari (è lo stesso Giudice che si è occupato anche del ricorso per la ristrutturazione dei debiti presentato dell’Istituto Ninetta Rosano tramite l’avv. Caridi) per poi, a distanza di pochi giorni, essere sostituito, indovinate un po’ da chi? Ma dal dott. Fernando Caldiero nonché suo cognato affiancato da un altro professionista. La società fallita corrisponde a Porto Nuovo, Circolo Nautico SpA che annovera tra i soci Tricarico Rosano Ciro socio dell’Istituto Ninetta Rosano srl.

Lo stesso anno 2013 vede il dott. Fernando Caldiero, il dott. Gennaro Brescia, il Giudice Song Damiani e la dott.ssa Giovanna Gioia, autori del libro “La composizione della crisi da sovraindebitamento”. Uno degli autori, il dott. Gennaro Brescia, risulterà indagato nell’anno 2016 dalla DDA per fatti riguardanti lo svolgimento dell’incarico di amministratore giudiziario proprio nel paese dove svolge la professione il dott. Fernando Caldiero. L’altro autore, il Giudice Damiani Song, in forza presso il Tribunale di Catanzaro, emerge alla ribalta delle cronache di corridoio proprio per i tanti incarichi professionali affidati al dott. Caldiero, arrivando persino in occasione della vendita di una farmacia, a nominare il Dott. Gennaro Brescia quale CTU a fianco dello stesso dott. Fernando Caldiero.

Il sistema Caldiero a questo punto appare semplice e tutto sommato facilmente riscontrabile come le nomine degli altri professionisti che lo hanno affiancato nelle varie CTU che di volta in volta si rendevano necessarie presso i vari Tribunali, anche se in buona parte hanno avuto ed hanno un comune denominatore: erano e sono professionisti vicini allo stesso Caldiero ed operanti maggiormente nel Comune di Cetraro, per come si potrà facilmente verificare presso le Cancellerie di vari Tribunali della Calabria, da Cosenza a Crotone, a Paola, a Catanzaro, a Castrovillari.

E’ così successo che i vari iscritti agli Ordini Professionali (Ingegneri, Architetti, Avvocati, Commercialisti ecc.), sono stati continuamente offesi dal sistema Caldiero e solo perché non erano amici, si fa per dire, dello stesso soggetto da sempre famoso per essere un controllare ed un controllato delle proprie attività e di quelle altrui. Così per come è avvenuto nei continui rapporti con la proprietà Tricarico, la cui responsabilità nei confronti dei lavoratori pesa come un macigno che necessita di essere rimosso con la nomina di un curatore fallimentare in grado di garantire continuità per l’interesse pubblico che la struttura rappresenta sul territorio, e che merita di essere gestita da soggetti competenti ed onesti, in grado di non depauperare un budget di circa quindici milioni di euro annui.