Belvedere, sanità venduta. Gli affari illeciti di Don Cascini e il silenzio di Robertino il commissario (parassita)

Che la clinica di Don Vincenzo Cascini a Belvedere fosse una macchina da soldi nel sistema della sanità privata calabrese era cosa risaputa così come che la stessa fungesse da meccanismo elettorale in grado di raccogliere voti di scambio.

Dalle chiamate per sponsorizzare l’allora candidata alla Regione Calabria (C’ama patuto!) Francescuzza Impieri ovviamente affiliata a Forza Mafia, pardon Italia (che alla Festa di San Daniele nei suoi interventi pubblici non ha azzeccato un congiuntivo e nemmeno il nome degli ospiti delle kermesse) alle difficoltà legate al pagamento degli stipendi ai dipendenti, si è aggiunta la manna di una sentenza che per il momento parla chiaro.

Per chi non lo sapesse, Don Cascini è stato condannato a restituire all’Asp di Cosenza oltre un milione di euro per essersi fatto pagare con un contorto sistema di cessione crediti che coinvolge anche una società milanese, prestazioni extra budget non dovute (https://www.iacchite.blog/belvedere-doccia-gelata-per-don-cascini-dovra-risarcire-lasp-di-cosenza-per-11-milioni-per-prestazioni-extra-budget-non-dovute/). Ovviamente a Belvedere Marittimo tutti conoscono questa notizia anche se soltanto La Nuova Calabria (sito serio) e noi di Iacchite abbiamo avuto il coraggio di pubblicarla.

C’è ancora la speranza di un possibile ricorso al Consiglio di Stato per il boss della sanità privata, ma intanto la Corte dei Conti ha sentenziato e a poco o a nulla servono le veline pubblicate dal sempre più patetico addetto stampa “ombra” di Don Cascini e Francescuzza Impieri. A Belvedere Marittimo tutti sanno che il soggetto in questione ha ricevuto per scrivere quattro cazzate in occasione della Festa Patronale di San Daniele Fasanella un compenso di 2500 euro di soldi pubblici, soldi dei Belvederesi per intenderci e basta controllare l’albo pretorio per rendersene conto. Verrebbe da commentare: scene da basso… imp(i)ero!

Ma torniamo agli affari sanitari di Don Cascini e cerchiamo di capire qualche altra cosa.
Facendo riferimento alla sentenza della Corte dei Conti (ribaltabile per carità, magari con un po’ di mazzette…): perché l’Asp di Cosenza si è accorta così tardi di quanto faceva la clinica Cascini?
Da allora quante altre somme di denaro pubblico sono state elargite alla clinica?
Perché la Regione Calabria ed il Dipartimento Salute restano in vergognoso silenzio?
Perché il presidente-commissario parassita Robertino Occhiuto, che oggi ha anche pieni poteri (sic!) sulla Sanità non dice nulla? Forse perché Don Cascini ha votato lui alle Regionali e il fratello alle Politiche?