Bisignano. “Si rescimu e gaprimu vi facimu mora”: continua il braccio di ferro con la Consuleco e i suoi veleni

di Giulia Zanfino 

“Si rescimu e gaprimu vi facimu mora”. Lo avrebbe detto a un attivista qualcuno vicino alla Consuleco, ditta che per anni ha avvelenato Bisignano scaricando rifiuti speciali direttamente nella falda. Da qualche settimana la ditta si è riappropriata dell’impianto, nonostante il sequestro per inquinamento ambientale del Febbraio 2020.

Venerdì sera i comitati hanno incontrato, per l’ennesima volta, gli amministratori comunali. E chiesto contezza di una situazione surreale: il TAR ha concesso alla società di riprendere l’attività e ora l’ultima parola spetta alla Regione Calabria, che potrebbe concedere una nuova autorizzazione allo scarico. La ditta non ha perso tempo e ha già ripreso le attività di scarico. Nonostante la Regione sia informata degli scarichi illegali da varie inchieste, nonostante il depuratore di rifiuti speciali scarichi direttamente nella fogna comunale (fatto unico in Italia), l’opzione “concessione A.I.A.” è stata messa sul tavolo.

Inoltre, i recenti riscontri dell’Arpacal, che afferma non ci sia inquinamento ambientale allo scarico, tranne metalli pesanti che potrebbero avere origini naturali, suscitano perplessità. Cosa accadrà? La popolazione è sul piede di guerra e non lascerà che l’avvelenamento continui. Da tempo si chiede un consiglio comunale a cui possano partecipare delegati dei comitati e che la ditta lasci per sempre l’impianto. A breve il comitato sarà ricevuto in Regione. IL VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE (https://www.youtube.com/watch?v=lBs2fOn6bTQ)