Buon Compleanno Elvis Aaron Presley, e grazie di tutto (di Franco Panno)

di Franco Panno

Elvis Aaron Presley (Tupelo, 8 gennaio 1935 – Memphis, 16 agosto 1977)

“Fa freddo a Tupelo (Mississippi), una giovane donna, Gladys, bellissima dagli occhi grandi e tristi ha appena dato alla luce un bambino, nato morto. Il medico sta per sfilarsi i guanti, la puerpera, sente ancora qualcosa che si muove nella pancia: “Dottore, sento un formicolio…”. Il medico si rimette i guanti, è un parto gemellare e tira fuori un altro bambino, sano, paffuto, lo chiameranno Elvis Aaron Presley.

Fa freddo a Tupelo, pare si tratti dell’inverno più inclemente di sempre, in un posto del mondo dove la furia della natura non risparmia niente, le alluvioni e i tornado sono all’ordine del giorno. Vernon, padre del bambino appena venuto al mondo, è preoccupato. Ha un lavoro precario, è un mezzadro non tanto richiesto, qualche anno dopo lo arresteranno per emissione di un assegno a vuoto di quattro dollari per l’acquisto di un maiale. I Presley sono considerati la feccia bianca in un angolo del mondo dove chi vive a contatto con la gente di colore è considerata meno che niente. Circola una battuta feroce da quelle parti: “Se non sei migliore di un Presley di chi vuoi essere migliore?”.

Già, migliore di un Presley. Dopo qualche anno un ragazzone che veste come un camionista, lavoro che Elvis faceva a quel tempo, dimostrerà al mondo che essere migliore di un Presley non è cosa da poco. Quel ragazzo canta alla maniera dei “negri”. Uno scandalo. E’ difficile, tanto, essere migliore di un Presley, credetemi, tanto da far dire a un Signore occhialuto e spiritoso, un certo John Lennon: “Prima di Elvis non c’era niente”.
Buon Compleanno Elvis Aaron Presley, e grazie di tutto.
That’s all right Mama, Elvis Presley