Calabria, i portaborse. Lo strano caso del vicesindaco di Fuscaldo “arruolato” da Morrone jr

Anche a Fuscaldo, così come a Corigliano-Rossano, molti cittadini commentavano in maniera ironica e sarcastica poco più di un anno e mezzo fa le nomine nella struttura del consigliere regionale Luca Morrone, detto anche “Luca bambino mio”, figlio del più famoso Ennio il “mammasantissima”. Oltre a quella dell’ormai famoso Piero Lucisano, pallone gonfiato al guinzaglio della famiglia Morrone, c’è anche il vicesindaco di Fuscaldo (oggi addirittura candidato a sindaco), tale Paolo Cavaliere, noto per le sue “piroette”, del quale ci siamo occupati e torneremo ad occuparci. Per il momento, vi diamo conto del comunicato dell’ambientalista fuscaldese Davide Di Domenico pubblicato all’epoca dai media (di regime).

“… Ho notato che, oggi, – scrive Di Domenico – non vengono conferiti incarichi sulla scorta dei curricula, quindi rispetto al merito, ma per mera appartenenza, tanto che i nomi da me letti corrispondono a coloro i quali, prima delle elezioni, si scapicollavano a far votare i loro beniamini, inondando le pagine di facebook di selfie e slogan con i candidati. Gli stessi candidati che, poi, ottenendo belle preferenze in quei territori, hanno premiato i “portatori di voti” o loro parenti diretti.

Oggi, purtroppo, la politica è questa. Paolo Cavaliere è un politico che a Fuscaldo è riuscito ad ottenere ben 600 preferenze, nonostante sia abile nelle piroette: prima con Giacomo Mancini jr, poi con l’assessore comunale di Cosenza Loredana Pastore, passando per il Punto di Ascolto di Mario Occhiuto ed infine con Luca Morrone. Grazie a questa politica itinerante è diventato vicesindaco e poi segretario di Morrone. Percepisce, quindi, denaro pubblico, indennità e compensi, che si vanno ad aggiungere alla sua attività lavorativa che svolge presso i Comuni di Guardia e Acquappesa. Dunque, mi chiedo: tra una tarantella e l’altra, immortalata in foto postate su facebook con questo o quel personaggio, Cavaliere ha pensato di devolvere anche solo la sua indennità di vice sindaco ai poveri di Fuscaldo, visto che lo hanno premiato con 600 voti? Sarebbe una bella cosa, anche per confermare che i voti non si cercano per raccattare indennità, ma per fare il bene dei territori e della gente…”.