Calabria. L’addio a Librandi: fece conoscere il Cirò nel mondo

CIRO’ MARINA – E’ deceduto nel pomeriggio di ieri Nicodemo Librandi, 78 anni, storico rappresentante della viticoltura cirotana. Fondatore della omonima e celebra cantina, Nicodemo Librandi, è stato uno degli artefici della crescita del settore enologico nel crotonese ed in Calabria. Librandi è deceduto all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dove si trovava ricoverato da pochi giorni per un male incurabile. A maggio scorso l’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria gli aveva conferito il dottorato di ricerca honoris causa in Scienze agrarie, alimentari e forestali per i meriti acquisiti e per le competenze maturate nel settore della vitivinicoltura. Sempre attento al rapporto con il territori, la storia e la cultura, ad aprile scorso era diventato presidente di “Sudheritage”, una rete di musei di impresa della Calabria che, come aveva detto, serviva: ” per dare concretezza all’idea vincente secondo cui le forme e i modi del “saper fare” contribuiscono in modo imprescindibile a definire il destino di un territorio”.

Di seguito, il ricordo del sito specializzato Gambero Rosso. 

Nicodemo Librandi non era un gigante del vino calabrese. Lui era il vino calabrese. È morto il fondatore con il fratello Tonino della più grande azienda della regione dei due mari. A Nicodemo, e ad altri complici illuminati di quella avventura imprenditoriale in una terra che spesso non sa fare i suoi conti, va il merito di aver creduto a quei vitigni dai nomi scabri – Mantonico, Magliocco, Gaglioppo – che nessuno conosceva in Italia, e a trarne grandi e personalissimi vini: il Magno Megonio, il Duca San Felice, l’Efeso, il bianco Gravello, certi Cirò schioccanti e lontani da qualsiasi pesantezza vernacolare.

Librandi e la Calabria: l’identificazione con il territorio

Non esiste in Italia nessun’azienda che si identifichi con una regione come Librandi con la Calabria. E molto del merito è del “Professore”, come era chiamato a Cirò Marina. Uno che pur non parlando una parola di inglese aveva fatto viaggiare il suo vino in tutto il mondo. Uno che aveva voluto creare a Rosaneti dei giardini varietali sperimentali che sono un vero repertorio di tutti gli autoctoni della regione.

Un patrimonio di conoscenza e ricerca che Nicodemo e i suoi familiari e collaboratori hanno messo a disposizione di tutte le aziende del territorio, perché la conoscenza deve aprire le porte e non chiuderle. Da qualche anno Nicodemo aveva lasciato le redini dell’azienda ai figli Raffaele e Paolo e ai nipoti Francesco, Teresa, Walter e Daniela.

Commosso il ricordo del sindaco di Cirò Marina, Sergio Ferrari sulla sua pagina social: “Ho appreso della scomparsa del professor Nicodemo Librandi uomo di grandissime qualità, unanimemente riconosciute. Sono sinceramente e profondamente dispiaciuto! A nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale e dell’intera Comunità di Cirò Marina intendo esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia Librandi, per la perdita del mio caro indimenticabile Professore”. Per il primo cittadino: “Cirò Marina perde un uomo perbene, un educatore esemplare, un imprenditore visionario e di gran successo che ha saputo magistralmente unire tradizione ed innovazione, conquistando mercati mondiali con un vino di straordinaria qualità, portando lustro e riempendo d’orgoglio l”intero territorio cirotano”.