Calabria zona gialla? E che cambia?

di Stefano Catanzariti

Da oggi la Calabria è zona gialla. E che cambia? Sinceramente sono scoglionato a livelli estremi. Per il commercio, per le industrie non si guarda in faccia a nessuno, non esiste salute, vita o morte. Tutto questo rumore, su sanità, istruzione, trasporti eccetera andrà a finire nella stessa merda di sempre, nulla cambierà, come hanno già dimostrato mettendo delle tende invece di aprire gli ospedali, confermando i commissari delle Asp provinciali, regalando ai privati i soldi per tamponi e hotel covid, rifiutando un nome di rottura come Gino Strada pur avendo la rinuncia di 3 boiardi.

I governi di opposizione poi hanno dimostrato e continuano a dimostrare che in Italia la legge funziona a discrezione degli agenti di polizia. Loro possono ballare tarantelle, manifestare, fare selfie senza mascherina ed affermare che il covid è una bufala senza conseguenze. Per chi manifesta per la sanità ci sono 800 euro di multa. Hanno ceduto al Mes regalandoci una tagliola paurosa. Giocano sui numeri a discrezione loro, giocano coi colori, non hanno idea dei reali numeri del contagio in Calabria. C’è gente che aspetta da settimane l’esito del tampone ed altri che attendono di essere “dimessi” da casa. Il tracciamento è saltato, le case di riposo sono al collasso e gli ospedali non riescono a garantire le cure. La politica e le forze dell’ordine preferiscono coprire e alimentare il marciume. C’è collusione e malaffare ad ogni livello. Pur di preservare questo sistema stanno provando a silenziare la gente e a fare abbassare l’onda mediatica. Poi a mali estremi sanno come muoversi, Campolo docet.