Caro Morra, il rosario di Salvini non può lanciare messaggi alle ‘ndrine (di Alberto Laise)

di Alberto Laise

Francamente provo un profondo imbarazzo dopo aver ascoltato l’intervento di Morra in Senato. In realtà ho trovato tutto molto imbarazzante, da Conte che, dopo aver concesso tutto a Salvini per 14 mesi ora urla, cazzia e strepita, con un’aria da professore che, di fronte alle immani cazzate fatte da questo Governo, proprio non può permettersi, a Salvini che è imbarazzante – ma lo è da mesi – nel suo atteggiamento e sconfortante nella sua strategia politica e nella sua conoscenza dei meccanismi costituzionali, finendo con Renzi che fa lo gnorri facendo finta che 14 mesi fa, quello che oggi propone, non nacque per la sua opposizione parlamentare. Sui 5 Stelle, nella loro totalità…beh che si può dire? Ieri “e ma il PD e Bibiano”, oggi “W il governo del cambiamento con il PD e con Forza Italia:..”. Tutto molto tragicomico.

Tornando a Morra ed al suo intervento scopro che le mie nonne, le mie zie, il 99% delle donne calabresi della mia infanzia, lanciavano messaggi espliciti alla ndrangheta… Mi ricordo nonna Rosa, con le mie due zie, che la sera in cucina si riunivano per dire il rosario…io le credevo devote cristiane ed invece lanciavano messaggi a chissà quale cosca. E quelle volte che l’accompagnavo in chiesa per la messa pomeridiana preceduta dal rosario collettivo? Scoprire che era tutta una invocazione a qualche capobastone mi sconforta…Facevo bene a scappare subito via da quel luogo di corruzione.

A parte gli scherzi, Morra dice una sciocchezza se pensa che l’esposizione di un rosario sia, in qualunque posto della Calabria, simbolo della ndrangheta. Ed è profondamente offensivo per chi crede, per chi fa il prete in una terra difficile, e per i luoghi di preghiera troppe volte umiliati dalla ndrangheta. Salvini, soprattutto nel Reggino, ha un problema di contiguità con certi ambienti. Se voglia o meno risolverli è questione grave e, anche questa, ignorata per 14 mesi da tutto il Governo e dai 5Stelle calabresi e non. Ma questo non può voler dire che con quel rosario “lancia messaggi” alle ndrine. Così come non può passare la scelta d’arrendersi a ciò che avviene a Polsi o nelle processioni che vedono in prima fila gli uomini di “disonore”.

Non si chiude una chiesa perché c’è la mafia… si caccia la mafia dalla chiesa, si cacciano i preti omertosi e deboli, si scortano le processioni. E lo dico da uomo di poca fede…Che Salvini faccia un uso offensivo del rosario è cosa evidente, ed era evidente da mesi anche questo, ma non è l’oggetto il problema: il problema è l’uso che se ne fa. Soprattutto in una terra piena di contraddizioni come la nostra dove abbiamo avuto i preti conniventi accanto ad autentici eroi come monsignor Bregantini.
Le parole di Morra sembrano voler considerare quel simbolo religioso, forse il più popolare e diretto strumento di fede nel meridione d’Italia, un simbolo usocapito dalle mafie e questo non può essere concesso e nemmeno detto da un uomo che rappresenta lo Stato.