Carpi-Cosenza 1-1: Jaime Baez, un gol “alla Padovano”. Chi è il fantasista uruguaiano

Jaime Baez si gode il suo momento di gloria, culminato con la firma sul gol del pareggio all’ultimo minuto al “Cabassi” di Carpi. Un tiro-cross, inutile girarci intorno, forse un po’ fortunoso ma dopo cinque palle-gol limpide e due calci di rigore negati, un pizzico di buona sorte ci stava tutto. A noi tifosi un po’ più “anziani” ha ricordato vagamente quello segnato da Michele Padovano al vecchio “Celeste” di Messina trent’anni fa di questi tempi, anche allora in zona Cesarini, anche allora per un pareggio finale con il risultato di 1-1 (il gol del Messina lo aveva segnato Totò Schillaci) e anche allora con un beffardo tiro-cross (anche se dalla fascia opposta, quella sinistra) ma con il pallone che ha scavalcato Colombi alla stessa maniera del pipelet messinese Ciucci trent’anni fa. Della serie: corsi e ricorsi storici.  Ma chi è Jaime Baez? Classe ’95, fantasista utilizzabile sia da seconda punta sia da trequartista, doppio passaporto uruguaiano e spagnolo, è cresciuto calcisticamente nella Primera Division del suo paese d’origine, l’Uruguay, giocando per la Juventud de Las Piedras dal 2013 al 2015 e totalizzando 69 gettoni di presenza conditi da 16 reti. Esperienza questa intervallata da quella con la casacca del Defensor Sporting Club, con cui scende in campo 6 volte mettendo a segno 1 gol. Nella sua carriera anche 2 reti in 21 partite con l’under 20 dell’Uruguay, con le giovanili della Celeste ha partecipato anche al Mondiale Under 20 nel 2015.

Baez è stato acquistato dalla Fiorentina nell’agosto 2015. Ha giocato nella formazione “Primavera” con ottimi risultati e poi a gennaio 2016 nel Livorno in B (13 gettoni), poi nello Spezia, sempre in B (26 presenze – 1 gol) e nella stagione scorsa al Pescara (14 presenze), inserito nell’operazione che ha portato il fortissimo Biraghi a Firenze. Baez è attaccante di grande tecnica e personalità, che ha lasciato intravedere ottime qualità ma che cerca ancora continuità e costanza. Per averlo, il diesse Trinchera aveva battuto la concorrenza del Lecce e del suo illustre collega Mauro Meluso.

Jaime Baez

Dopo il ritiro, Baez aveva giocato la sua prima gara ufficiale con il Cosenza a Torino nel primo turno della Coppa Italia, peraltro solo una manciata di minuti (9 + recupero per la precisione), al posto di Tutino. E in campionato, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, finora il suo esordio era sempre stato rinviato, visto che il tecnico gli aveva preferito oltre che Maniero e Tutino anche Di Piazza. Ma subito dopo il pari col Perugia Braglia era stato chiaro, “aprendo” anche a chi non aveva giocato mai come lui e Baclet. E ancora una volta ci ha visto giusto.