Casali del Manco, Sinistra Italiana: “Sindaco e preside stanno distruggendo la nostra scuola”

SINISTRA ITALIANA Casali del Manco

A Casali del Manco, con ordinanza numero 11992 del 13/09/19 il sindaco, su proposta del dirigente scolastico, ha posticipato l’inizio dell’anno scolastico di otto giorni per consentire, con tutta calma, di ricollocare gli studenti in altre strutture, visto l’imminente inizio dei lavori per l’adeguamento antisismico.

Questi spostamenti si sarebbero potuti programmare per tempo, le scuole sono state chiuse dal 10 giugno al 16 settembre (data d’inizio in Calabria come da calendario Ministeriale), ma nulla è stato fatto in quel lungo lasso di tempo, nulla si è mosso per ben tre mesi! A poco più di dieci giorni dall’inizio dell’anno scolastico, intorno al 2 settembre, gli amministratori casalini hanno iniziato a svolgere i primi sopralluoghi e poi, evidentemente svegliati si dal loro torpore estivo, si sono resi conto che l’unica cosa che gli restava da fare era posticipare la data d’inizio della scuola.

A nostro modesto avviso, il sindaco ha commesso un grave abuso, adottando un’ordinanza laddove non se ne ravvisano i presupposti normativi. Le ordinanze contingibili ed urgenti, infatti, possono essere adottate dal sindaco nella veste di ufficiale di governo solamente quando si tratti di affrontare situazioni di carattere eccezionale ed IMPREVISTE, costituenti concreta minaccia per la pubblica incolumità, per le quali sia impossibile utilizzare i normali mezzi apprestati dall’ordinamento giuridico.

Nel caso di specie, quale situazione contingibile ed urgente ha dovuto fronteggiare il sindaco? Forse, è stato necessario adottare un tale provvedimento solo per porre rimedio alla poca solerzia, all’inconfutabile incapacità organizzativa ed alla scarsa attitudine alla programmazione dei nostri amministratori! Comunque sia la campanella per i piccoli casalini ha suonato il 24 settembre. Dunque risolto solo parzialmente (anche se tardivamente) il problema aule, a tutt’oggi nessuno sa quando partirà il servizio mensa ed intanto i bambini, che aderiscono al modello di scuola senza zaino, imprescindibile dal tempo pieno, svolgono il programma scolastico in maniera ridotta, difatti l’orario dovrebbe essere di 40 ore settimanali ed invece le ore di lavoro che realmente svolgono sono solo 25, non andando a scuola neanche di sabato.

Gli studenti casalini per circa due mesi svolgeranno il programma didattico in maniera incompleta senza poter recuperare le ore di studio perse e questo solo per l’inerzia di una compagine amministrativa distratta da futili attività di rappresentanza e poco attenta alle esigenze reali dei propri concittadini. Sono già passati 15 giorni dall’inizio dell’anno scolastico ma nulla trapela dal sito della scuola e tutto tace sull’albo del Comune in merito alla data d’inizio del servizio mensa e quindi del tempo pieno. Con quest’amministrazione sembra di esser ritornati nel medioevo. Ai genitori sembra di tornare a contrattualizzare dei diritti che ritenevano ormai acquisiti: scuola, servizio scuolabus (i bambini per percorrere 2 km impiegano circa 60 minuti) ed ora anche il servizio mensa. Si stanno commettendo varie violazioni tra le più gravi quella d’interruzione di pubblico servizio e non è detto che non si decida di procedere giudizialmente in tal senso.