Catanzaro, ecco perché la tifoseria giallorossa contestava da tempo il presidente Cosentino

La notizia del giorno a Catanzaro è l’arresto del presidente della squadra di calcio. Ma per la stragrande maggioranza dei tifosi giallorossi, paradossalmente, non è una cattiva notizia. Non è un mistero, infatti, per usare un eufemismo, che quella di Giuseppe Cosentino non fosse più una proprietà gradita per molti tifosi del Catanzaro.

Un rapporto non idilliaco che si trascina da anni con una contestazione che spesso e volentieri è stata forte e dura. Solo qualche mese fa, a marzo, gli ultrà del Catanzaro avevano rigato uno striscione con un messaggio eloquente: “Il nostro messaggio è forte e chiaro, squadra salva poi Cosentino sparisci da Catanzaro”.

La tifoseria ha spiattellato più volte all’imprenditore i limiti e le grandi problematiche che hanno caratterizzato tutta la sua gestione in negativo, in primo luogo nella comunicazione. E’ stato sottolineato più volte che il tifoso catanzarese chiede solo dignità, la stessa dignità che in tutte le salse è stata finora sminuita – a parere della parte più calda della tifoseria giallorossa.

Cosentino è stato accusato a ripetizione di essere un bugiardo e di atteggiamenti ed affermazioni che alla lunga hanno sfiancato anche i più tolleranti. Altre situazioni che sono state più volte sottolineate dagli ultrà hanno riguardato l’aspetto tecnico e il problema dell’alto costo degli abbonamenti e dei biglietti. Gli striscioni “Cosentino Vattene” nella curva giallorossa non sono certo una novità così come la presa di posizione della società che si voleva addirittura costituire parte civile contro il mondo degli UC 73.

Cosentino, pur assumendosi le responsabilità di macroscopici errori nella scelta degli uomini che lo hanno accompagnato nella sua avventura nel mondo del calcio, non aveva mai mollato la presa e accusava a sua volta le istituzioni, sulla mancata concessione gratuita di impianti, e per le lungaggini dei lavori allo stadio Ceravolo. Per non parlare dei suoi frequenti attacchi all’imprenditoria, che dopo il primo anno lo ha abbandonato e continua a sponsorizzare altre squadre calabresi e non il Catanzaro.

Gli è stato fatto notare più volte tuttavia che ormai la maggioranza della tifoseria (quella che paga e si abbona) non lo sopporta più e che aspetta solo un suo reale passo indietro visto e considerato che non ha mai presentato un vero progetto e una vera programmazione.

A questo punto, dopo l’arresto, il cambio della guardia è più che mai probabile anche se con uomini come Cosentino non si può mai dire… mai!