Catanzaro Village, l’inchiesta. Quartieri degradati come prima: nulla è cambiato

Basta “stornelli” e illusionismi che disorientano la nostra popolazione.
Seppur apparentemente “normale” il fatto di volerci garantire che tutto vada bene in città, mediante uso dei social che non incantano più, anzi, aprono gli occhi alla realtà, continueremo noi stessi a dimostrare che la vita nei “numerosi” quartieri del capoluogo, resta immutata in attesa di azioni concrete.
Il risultato “pratico” è ciò che serve davvero ai cittadini, la propaganda di una risaputa volontà non basta, i sopralluoghi “urgenti” valgono più di ogni altra “teoria” politica e di scarsa evoluzione.

Il Presidente Nisticò che da anni ripercorre i sogni di chi lo ha preceduto in missioni artistiche nel sociale ed accrescimento collettivo di mero interesse, rileva, insieme alla conduttrice di Catanzaro Village Valentina Vono e l’inviato Andrea Paonessa, che ancora nulla è “cambiato”, bastano le pubbliche immagini in diretta streaming ed alla presenza di quei residenti delusi, che autonomamente dichiarano lo stato di abbandono presso i “QUARTIERI” di CATANZARO.
Gli interventi di ognuno auspicati in consiglio comunale e regionale hanno concesso “vane” speranze, ancora i disservizi nella sanità permangono, la gente non sa come affrontare difficoltà quotidiane di varia natura, ci si rivolge agli enti competenti e le risposte spettano, però, sempre e solo a noi mittenti.

Il capoluogo sembra proiettarsi verso una difficile fase di crisi generale, l’ appello costante è quello che si riconoscano e si valutino in loco tutte le “priorità” addivenendole assolute, sin nei quartieri “speciali”, vista l’ emergenza diffusa con ogni opportuno mezzo per la sensibilizzazione e scuotimento “politico” “istituzionale” e soprattutto “morale”.
Nisticò e i catanzaresi prossimi ai nuovi collegamenti on-line dai posti più disastrati, collaborerà ancora per monitorare tali gravi condizioni e sempre insieme al team di Catanzaro Village, per consentire agli utenti di segnalare e divulgare la persistenza del degrado, contro ogni pregiudizio di strumentalizzazione del caso, facendo si che ogni tipo di messaggio sia utile in codesto podcast solidale catanzarese.
Ancor prima di credere che basta recarsi dove facile sia il calpestio di una passeggiata, bisogna munirsi di elmetto e divisa di lavori che (ancora) in corso, ci rappresentano troppo poco, declassandone la forma contro quei contenuti di una raggiunta civiltà ad oggi Europea ?