Centrale del Mercure, lo sporco affare dell’Enel

LETTERA APERTA

Gent.mi Parlamentari M5S

Parlamento Europeo,

Camera dei Deputati

Senato della Repubblica

Parlamento Regionale Basilicata

E p.c. Organi di Informazione

LORO SEDI

Oggetto: centrale del Mercure: è questa la politica energetica del Governo?

Gentili eletti del M5S,

da alcune settimane è stata perfezionata la vendita della CENTRALE A BIOMASSE DEL MERCURE, NEL CUORE DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO. Ora è di proprietà del Fondo F2i – attraverso la controllata Mercure Srl, con sede ad Argenta (FE) – riconducibile a sua volta ad alcune fondazioni bancarie e a CASSA DEPOSITI E PRESTITI, alla guida della quale è stato nominato, l’estate scorsa, Fabrizio Palermo, in quota al M5S.

Ora, dunque, i decisori politici più direttamente chiamati in causa da questa, da sempre oscura e torbida vicenda, sono, in primo luogo, il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, poi, il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio e, infine, la Ministra della Salute, Giulia Grillo. Mentre, come detto, la proprietà fa capo a Fabrizio Palermo.

E’ un fatto, tuttavia, che l’argomento “centrale del Mercure” è completamente sparito, da tempo, non solo dall’Agenda di Governo, ma anche da ogni iniziativa del M5S, mentre ENEL e TERNA continuano a imperversare sul territorio del Parco del Pollino (questa volta con le reti degli elettrodotti) e l’Ente Parco continua ad essere governato con la solita, intollerabile logica politico-clientelare.

Siamo delusi e sconcertati per quanto sta accadendo.

Non è certo quello su cui contavamo e che ci aspettavamo, né, certamente, è così che si onorano lotte comuni, impegni espliciti, volontà territoriali. Non è così che si tutelano Ambiente, Salute e Sviluppo di un’area così preziosa e fragile come quella del Parco del Pollino, né così ci si oppone ai ben documentati interessi “ndranghetisti della “mafia dei boschi” che, come le cronache hanno più volte riportato, hanno pesantemente coinvolto anche la centrale del Mercure.

Torniamo, perciò a chiedervi, con l’urgenza che la situazione pretende, interventi decisi, chiari e finalmente RISOLUTIVI per questa scandalosa vicenda che, avevamo immaginato e sperato, sarebbe stata risolta in tempi assai più brevi.

Forum “Stefano Gioia”  

delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani

per la Tutela della Legalità e del Territorio