Cetraro, bruciata l’auto dell’ex moglie di Paolo Di Profio

Stanotte a Cetraro ignoti hanno bruciato l’ autovettura di Serena Giordanelli, ex moglie di Paolo Di Profio e sorella della povera Annalisa Giordanelli, la dottoressa medico di base di 53 anni barbaramente uccisa proprio dal cognato Di Profio il 27 gennaio scorso. Che la riteneva la causa della sua separazione dalla moglie.
Di Profio, che lavorava da infermiere all’ospedale di Cetraro, si trova tuttora in carcere dopo l’omicidio, inchiodato com’è da tutte le prove rinvenute dagli inquirenti. L’unica scappatoia che gli resta (e che percorrerà, da vigliacco qual è) è quella di invocare la seminfermità mentale.
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Ma torniamo all’incendio dell’ auto di Serena Giordanelli. La vettura (una Jeep Renegade) era parcheggiata davanti alla villa alla marina di Cetraro di proprietà della famiglia Giordanelli.
Pare che Serena l’ avesse acquistata con i soldi sottratti al conto cointestato con l’ex marito.
Tutto lascia pensare a un sinistro “avvertimento” da parte di qualche “scagnozzo” di Paolo Di Profio per indurre l’ex moglie e i suoi parenti a “giustificare” in qualche modo l’omicidio efferato compiuto dall’ormai famoso vigliacco senza palle.
Se Di Profio avesse le palle, potrebbe dire agli investigatori quello che sa.
Del resto, conosce benissimo l’amante della ex moglie, con il quale pranzavano insieme e andavano anche a caccia. Prima che si accorgesse della loro relazione sotto il suo naso.
Di Profio o chi per lui evidentemente non se la sentono di denunciarlo e vorrebbero che lo facessero i Giordanelli.
Speriamo che le forze dell’ordine stoppino sul nascere queste nuove insopportabili manovre da vigliacchi.