Corigliano-Rossano 2019, Flavio Stasi: “Non metterete più le mani sulla nostra città”

Un altro grande bagno di folla per Flavio Stasi ieri sera nel centro storico di Corigliano. La “rivoluzione” della coalizione civica che sta mettendo a nudo tutte le ruberie e le contraddizioni di una classe dirigente impresentabile continua ad andare avanti e dilaga ormai dappertutto tra Corigliano e Rossano nonostante il clima di “guerra” che il generale senza più truppe sta alimentando in preda all’isteria della sconfitta sempre più vicina. E ieri sera non sono stati certo pochi i messaggi, tutti politici, che Flavio Stasi gli ha lanciato dal palco di via Vittorio Veneto.

Flavio Stasi ha esordito urlando che “le cose possono cambiare” e che ci sono 17.000 buonissimi motivi per poterlo sperare dopo il primo turno di queste elezioni. “Spazzeremo via lo squallore di questa classe dirigente e politica che sta rovinando da decenni tutta la Calabria” ha aggiunto Stasi, che ha sottolineato come “la sete di potere di questa gente sia difficile da spegnere” ma anche che “il loro squallido disegno di mettere le mani sulla città è definitivamente tramontato grazie alla grande prova di forza che ci ha dato la città”.

Stasi ha rimarcato che in questi giorni a Corigliano-Rossano si sta imponendo “la classe politica del futuro, una classe dirigente nuova, pulita, autonoma e libera, che non cerca poltrone e prebende”. La città l’ha capito e ha premiato questa volontà facendo impazzire di rabbia chi ha fatto e fa politica per i propri interessi, che a questo punto, avendo capito di aver perso, si sta giocando il tutto per tutto creando un clima di guerra.

Stasi ha poi chiarito che non avrebbe risposto direttamente “al fango buttato da chi ha contribuito a fare sprofondare la nostra città nelle sabbie mobili: fandonie individuali, fango personale, vicende familiari… Non cado nei tranelli di chi ha ormai capito di aver perso e non mi faccio trascinare nella melma in cui un assetato di potere vuole portare la città”.

Le risposte del candidato sindaco movimentista sono state, di conseguenza, tutte politiche e non per questo hanno fatto meno male al generale de noantri, al quale ieri sera saranno fischiate a lungo le orecchie. “Quando dicevo che avrei voluto presentare poche liste ma buone – ha affermato Stasi – mi ridevano in faccia… Poi hanno cominciato a dire che dietro di me c’è la classe dirigente del passato, i poteri forti, il demonio (!) e persino i poteri forti di Cosenza quando tutti sanno che nella coalizione avversaria ci sono due liste di Ennio Morrone e Pino Gentile… I poteri forti, dunque, sono dall’altra parte, non qui“.

Nel prosieguo del comizio, Stasi ha centrato l’attenzione sui programmi e sulla volontà di reperire finanziamenti per i centri storici (circa 2 milioni) e per la rete idrica (7 milioni), raccogliendo consensi sempre più ampi anche tra coloro che al primo turno avevano votato Gino Promenzio e lo stesso generale. Stasi infine ha chiarito che sarà il sindaco di tutti e che non ha nessuna intenzione di alimentare ancora altri veleni, che rimarranno pertanto l’unica arma in mano al suo avversario in questi ultimi pietosi giorni nei quali continuerà a spargere fango nel suo improbabile italiano e insieme ai suoi impresentabili alleati che l’hanno già mollato.

Stasera Flavio Stasi parlerà a Schiavonea, in piazza Portofino.