Sanità, decreto Calabria: dov’è finita la coerenza del M5s? (di Rosario Cupelli)

di Rosario Cupelli

È di questi giorni la polemica che ha investito la deputata Nesci per la probabile illegittima nomina di un suo collaboratore a dirigente sanitario e nonostante questo, un gruppo di parlamentari del M5S (Parentela, Sapia, Granato e D’Ippolito) ha chiesto alla Ministra Grillo di andare avanti nelle nomine indicate senza farsi condizionare dalle opposizioni. Ritengo questa notizia un fatto grave e che dovrebbe far riflettere, per i seguenti motivi, il partito del presunto cambiamento.

1) il comportamento sbagliato della Nesci ha dato agio, modo, a vecchi politicanti come la Bruno Bossio e la Santelli, che con i loro partiti hanno portato al disastro la sanità e che per i danni provocati dovrebbero provare vergogna e tacere, ad atteggiarsi a moralizzatrici. È stato un atto arrogante ed ingenuo della Nesci, ed oggi degli altri parlamentari, che sta gettando discredito sulla scelta del governo che è invece meritoria per quanto riguarda lo spirito del decreto sanità Calabria;

2) il voler nominare un proprio stretto collaboratore a direttore generale dell’ASP di Vibo ovvero il collegio elettorale dove la Nesci risiede ed è stata eletta, rappresenta un caso eclatante di conflitto d’interessi. È noto che nei decenni passati queste nomine avevano lo scopo di creare consenso elettorale sfruttando il “bisogno” della gente. Ecco quindi palesarsi i motivi della inopportunità della nomina. Una possibile unione di intenti fra il deputato e il manager operanti nel medesimo territorio;

3) la giustificazione adottata è ancora peggiore, infatti dire che il collaboratore non è stato retribuito può far pensare, può dare adito a strane considerazioni ovvero che la nomina a direttore generale di Scaffidi rappresenti un modo per ripagare dell’aiuto dato, un riconoscimento per il lavoro prestato, quindi una forma di retribuzione. A questo punto l’attività di Scaffidi a favore dell’attività della Nesci non può più definirsi volontaria e gratuita ma fa immaginare che aveva uno scopo ben preciso. Ma il fu M5S non voleva promulgare una legge sul conflitto d’interessi?

4) Tanto forte è stata la volontà di nominare questo Scaffidi anche in barba alle leggi vigenti che prevedono l’impossibilità di nominare persone in pensione (Scaffidi è in pensione) e di cui inoltre non risulta l’obbligatoria iscrizione all’Albo Nazionale. Ma il fu M5S non era per il rispetto delle leggi? Ed il fare leggi ad personam non è la stessa accusa fatta in passato dai grillini a Berlusconi o a Renzi? La coerenza dov’è? mi sembra che i parlamentari calabresi abbiano resettato questo termine una volta raggiunta la tanto agognata poltrona!
Ma chiedo inoltre, in quale Azienda Sanitaria ha prestato l’attività di direttore il dr. Scaffidi per 5 anni (requisito minimo), quale Azienda sanitaria ha risanato? Oltre ad essere stato un funzionario regionale nominato da Scopelliti e poi in seguito ad un diverbio rimosso dall’incarico, quali sono le competenze tali da giustificare la nomina a manager capace di rivoluzionare l’ASP di Vibo? Se è cosi disinteressato come descritto, perché non ha subito dichiarato di non volere una nomina fuorilegge e consentire così di fermare le polemiche e togliere dall’imbarazzo la Ministra?

5) peraltro il M5S, che faceva bandiera della trasparenza, non ha mostrato i curriculum di questi manager, non ha chiarito quali sono stati i criteri di selezione, quali regole sono state seguite per la scelta dei nominativi. Il che induce a pensare che si è di fronte ad una lottizzazione uguale a quelle fatte in precedenza.

Non appare quindi una differenza netta con il passato, un cambio improntato esclusivamente alla nomina di persone preparate ed esperte in materia, con criteri chiari e regole precise, note a monte della selezione, meglio se mediante concorsi pubblici e con seria ed oggettiva valutazione dei curriculum in base principalmente ai risultati ottenuti. Insomma non riusciamo a scorgere il tanto sbandierato cambiamento. Le nomine tanto pubblicizzate e urgenti appaiono fatte ricalcando logiche da vecchia DC e da manuale Cencelli.
Tante domande dalle risposte probabilmente scontate. Qualcuno ha chiesto le dimissioni della Nesci e non mi sembra un’idea sbagliata.