Corigliano-Rossano: estorsione, maltrattamenti e incendio doloso. Arrestato 51enne

Estorsione, maltrattamenti in famiglia ed incendio doloso. Sono questi i reati che hanno portato i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro ad arrestare nel giorno di Natale un 51enne di Cassano all’Ionio, R.V..

Il provvedimento – emessa dal Tribunale di Castrovillari – Ufficio G.I.P. – è scaturito a conclusione di una serie di indagini che hanno tratto origine in seguito ad un terribile incendio che aveva devastato un’abitazione nel cuore del centro cassanese ad inizio dicembre.

I FATTI

I militari della Tenenza di Cassano all’Ionio, grazie all’escussione di diversi testimoni ed alla ricostruzione, con l’apporto dei Vigili del Fuoco, della dinamica dell’incendio avevano appurato la dolosità dell’evento, riconducendo l’origine del gesto all’odierno arrestato.

Secondo quanto appreso e reso noto dagli inquirenti, in un contesto familiare era nata un’inaudita violenza che avrebbe visto cono “carnefice” il 51enne che, ormai da diverso tempo, si scagliava verso la madre disabile ed il fratello più giovane.

In particolar modo – fanno sapere i carabinieri – l’uomo si sarebbe rivolto periodicamente ai familiari, con minacce, per ottenere somme di denaro e nella circostanza in cui non veniva soddisfatto, sarebbe arrivato a picchiarli ed a distruggere qualsiasi cosa gli fosse capitata sotto mano nell’abitazione.

Per paura i parenti avrebbero sempre assecondato le richieste estorsive di R.V., il quale sarebbe diventato nel tempo più aggressivo, arrivando a minacciare il fratello con un coltello in mano, oppure, negli ultimi tempi, a pretendere addirittura 400 dei 500 euro della pensione mensile della madre.

L’apice di tale violenza sarebbe stata raggiunta quando, poco prima dell’incendio dell’abitazione, il figlio si sarebbe avvicinato alla madre sul letto affermando che era “arrivato il suo momento” e che avrebbe bruciato la casa e con la donna all’interno. Poco dopo si sarebbero sprigionate le fiamme e la donna era stata messa in salvo solo grazie alla prontezza dei suoi parenti.

Sulla base delle risultanze investigative conseguite dai Carabinieri di Cassano all’Ionio e su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari, il G.I.P. ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare della custodia in carcere, poiché le “numerose aggressioni fisiche e verbali, le angherie poste in essere dall’indagato nei confronti della madre e del fratello hanno dato vita ad un vero e proprio sistema di vita doloroso ed avvilente delle vittime […] e denotano un’indole particolarmente aggressiva e prevaricatrice, insensibile ai doveri imposti dal vincolo familiare, nonché spregiudicatezza ed indifferenza rispetto alle conseguenze del proprio agire”.