Corigliano-Rossano, sanità venduta. Antonello Graziano e il Distretto “Jonio Nord” che rischia di saltare

Egregio direttore, Carchidi
si ricorda del grande Commissario all’Asp di Crotone dott. Antonello Graziano?

Antonello Graziano è stato assessore provinciale con Oliverio ma ben pochi se lo ricordano perché nessuno l’ha mai visto realizzare qualcosa di concreto. Che mestiere fa? Beh, come la stragrande maggioranza dei Graziano, la cui dinastia è meglio nota con il nomignolo di “Strafalaria” (un po’ spacconi un po’ puzza sotto al naso, un mix fenomenale), lavora all’Asp: il 15 gennaio 2019 è stato addirittura nominato da Palla Palla commissario all’Asp di Crotone prima che arrivasse il Governo e prendesse tutti a calci nel sedere. Ma Antonello è stato anche capodistretto e nella commissione per le invalidità civili. Postazione privilegiata per qualsiasi politico.

Ed oggi, dopo il nuovo commissariamento dell’ASP, l’ex Commissario di Crotone  che fa?
Il dr. Antonio Graziano, per gli amici Antonello, 59 anni, di Rossano, da qualche anno Direttore della Struttura Complessa rappresentata dal Distretto Sanitario “Jonio Sud” è stato nominato Direttore “ad interim” del Distretto Sanitario “Jonio Nord” nel quale, come è noto, sono comprese le aree degli ex Distretti Sanitari di Corigliano e di Trebisacce e abbraccia tutta la vasta area dell’Alto Jonio e della Sibaritide che va da Corigliano a Rocca Imperiale, compreso il Comune di Cassano Jonio e, proprio a ragione della vastità dell’area, ha una Direzione decentrata con una sede operativa a Corigliano e una a Trebisacce.

E’ stato così colmato il vuoto di dirigenza determinato dal pensionamento, dal 1° dicembre 2020, del dr. Giovambattista Genova che, succeduto al dr. Nicola Tridico di Rossano, ha diretto il Distretto “Jonio-Nord” negli ultimi anni. Un adempimento necessario, quello adottato dal nuovo Commissario dell’Asp cosentina dr. Vincenzo Carlo La Regina, perché il sistema sanitario è già alle prese con la complessa campagna vaccinale contro il Covid che, una volta completata la vaccinazione del personale sanitario, dovrà procedere alla vaccinazione di massa che prevede una complessità e quindi un’organizzazione molto impegnativa e non priva di insidie che necessita perciò di una cabina di regia esperta e che ben conosca la complessità del territorio.

Il fatto però che sia stata fatta la scelta dell’incarico “ad interim”, seppure affidata a un Dirigente come il dr. Antonio Graziano, esperto e con una buona dose di esperienza, secondo un’opinione abbastanza condivisibile, potrebbe però prefigurare il rischio che l’Alto Jonio, complice la fusione tra Corigliano e Rossano, possa perdere l’autonomia Distrettuale che, come è noto, è ben saldo da sempre all’interno del Piano Sanitario Regionale e Aziendale. Per il Comprensorio dell’Alto Jonio che abbraccia ben 17 Comuni distribuiti su un territorio vasto, disarticolato e con una viabilità da terzo mondo e una popolazione di circa 50mila abitati sarebbe un’ulteriore sconfitta e una pesante batosta consumata sull’altare del solito accentramento che tende a penalizzare sempre la periferia ed a generare figlie figliastri.

Alla classe politica locale dunque il compito di scongiurare questo rischio e di sollecitare la nomina del Direttore del Distretto Sanitario “Jonio-Nord. Perdere il Distretto Sanitario dopo aver perduto l’Ospedale, per le popolazioni del nostro Comprensorio significherebbe perdere altri servizi sanitarie e andare incontro ad ulteriori disagi e per la classe politica zonale, a partire dai sindaci, sarebbe un grave smacco.

Antonello Graziano è il giusto erede dell’ex sindaco Genova che negli ultimi mesi si è fatto sostituire indovinate da chi? Ma dall’ex Direttore Sanitaro dott. Francesco Giudiceandrea che non faceva nemmeno parte del distretto ma apparteneva ,come dirigente medico di I livello, al Dipartimento di Prevenzione  all’unità Operativa di medicina legale diretta da un altro soggetto che voi conoscete bene, Antonello Scalzo (ma non vogliamo buttare benzina sul fuoco).
Anche sullo Jonio si continua a procedere come nel capoluogo ai tempi di Mauro, tempi e modi che sembravano essere passati. Del resto, voi ci insegnate che da queste parti “tutto cambia perché nulla cambi”.
Faccia una ricerca sul sito dell’ASP e vedrà che di questo incarico non vi è alcuna traccia.

Lettera firmata